Regia di George A. Romero vedi scheda film
Uscito oramai una ventina d'anni fa,diciassette dopo il primo capitolo della saga dei morti viventi,"Il giorno degli zombi" è quello più misconosciuto e meno visto.Difficilmente conoscerà diversi passaggi in televisione,perlomeno nella sua versione integrale,dato che le scene orrorifiche sono più rade del solito,ma quando l'estro granguignolesco di Romero si scatena,soprattutto nel finale,c'è da sconsigliarne la visione a chi è di stomaco debole o sia impressionabile.L'autore di "La metà oscura" prosegue la sua proposizione di un mondo oramai invaso da eserciti di divoratori di uomini,contemporaneamente dando un connotato sociale al suo orrore,che accentuerà ancor più nel successivo capitolo della serie,incastrando i sopravvissuti tra due follie,quella scientifica dello scienziato che ormai non pone più alcun ostacolo morale al suo progetto di rieducazione degli zombie,e quella fanatica dei militari che a stento trattengono la propria furia sanguinaria.Leggermente datato dalle musiche assolutamente "anniottanta",e vagamente carpenteriane,"Day of the dead" ha un inizio onirico folgorante,concede un pò troppo alla teorizzazione dell'universo zombesco,inciampando ogni tanto in una tendenziale verbosità,e colpisce allo stomaco per il crescendo delirante di azzannamenti,squartamenti e repellenze varie che via via si susseguono.Chi riesce a reggere la brutale perfezione dei trucchi di Tom Savini,coglierà bene la nota disperata su cui si basa tutto ciò.
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