Regia di George A. Romero vedi scheda film
se c'è un film importante di una trilogia o tetralogia che a'ddàvenì, di un regista importante è appunto DAY OF THE DEAD. rivisto nella vewrsione due dischetti della alan young, il film è sempre bello come me lo ricordavo. questi visi sconosciuti, di gente che poi non ha raggiunto la popolarità, non fa che aumentare il fascino di un film che lascia speranza. ai superstiti non rimane che tentare di rieducare i morti viventi e se ci si è ridotti a questo non rimane che gettar la spugna. immagine scioccante quella dello zombi senza mascella con la lingua penzoloni che introduce il titolo del film. una corruzione che impiega numerosi anni per portare il corpo del morto vivente al disfacimento completo. vien da farsi venire meno al pensiero di cosa sarebbe potuto essere il film se lo avessero prodotto con 7/8 milioni di dollari, anzichè gli effettivi 3 o quel che sono. dawn of the dead è stato l'incubo della mia prima ventina d'anni. sognavo il respiro rantolante del cadavere che saliva lentamente e inesorabilmente la rampa di scale per arrivare dritto alla mia stanza e straziarmi le carni per mangiarmi vivo, deglutire i miei brandelli per poi farli ricadere in terra dato che non aveva più stomaco più niente, se non una cassa toracica vuota. posso tranquillamente affermare che la trilogia mi ha segnato, facendo da apripista per la mia passione per il disturbante, l'orripilante, il ributtante. chissà come si sarà ridotto il mondo in LAND OF THE DEAD!?...
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