Regia di Nicolas Cage vedi scheda film
Un debutto interrante questo di Cage in veste di regista che disegna molto bene un personaggio controverso come quello di Sonny facendoci percepire i danni provocati dalla mancanza di una educazione anche sentimentale.
Io credo che ogni film abbia il "diritto" anche della verifica in sala, e mi sembra che questa opera prima di Nicolas Cage rappresenti un onesto tentativo forse un tantino buonista che poco aggiunge a quanto già ampiamente descritto sull'argomento, cinematograficamente parlando, senza guizzi o impennate, che avrebbe per lo meno meritato una maggiore attenzione critica e meno spocchiose presa di distanza verso il neo-regista che dimostra di possedere invece qualità coltivabili che potrebbero approdare a risultati più maturi e concreti, sviluppando e ampliando il discorso. La direzione degli attori per esempio, è solida, e le ingenuità e i luoghi comuni, l'ottica perbenista e conforme sono più attribuibili al soggetto e alla sceneggiatura che non a responsabilità del girato. Perchè almeno un merito importante la pellicola ce l'ha ed è quella di disegnare un personaggio controverso come quello di Sonny facendoci percepire i "danni" di una non educazione, una persona che non ha mai avuto la possibilità di "scegliere", alla ricerca di una identità negata. Niente di nuovo sotto il sole, dunque, ma nemmeno di così banalmente corrivo come si vuole far credere. Insomma è un'esprienza "conoscitiva" che ci offre la visione inedita di un diverso Cage rispetto all'immagine codificata dell'attore ingessato che spesso conosciamo che mo fa consigliare il recuper del Dvd ancora in circolazione. L?interpretazione di James Franco, quasi catatonica e priva di speranza è comunque da tenere in primaria considerazione, al di là delle palesi ovvietà dei risultati dell'insieme
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