Regia di Gerard Damiano vedi scheda film
Se lo si guarda con l'occhio disincantato dello spettatore di oggi,attraverso il quale è passato quasi di tutto,questo film verrebbe bollato come un vecchio "pornazzo" con annessi tutti i crismi di quel genere con la realizzazione di quegli anni,una vaga demenzialità nell'intreccio e nei dialoghi,uomini e donne con fisici ancora non palestrati,e poco più.Fu,invece,un rompighiaccio inconsapevole della propria potenza,che scoperchiò l'ipocrita refrattarietà dello spettatore medio alla rappresentazione di un atto sessuale su un campo "irregolare" come uno schermo cinematografico.E la considerazione che la protagonista,Linda Lovelace,fisico e volto non da pin-up,abbia rapporti sessuali per soddisfare le proprie esigenze,era allora un uovo di Colombo semplice ma non affrontato. Fotografia di terzo livello,recitazione dilettantesca,regia di Gerard Damiano, uno dei nomi più celebri del genere,praticamente a conoscenza solo dello zoom su un dettaglio,tutto questo è inconfutabile:ma l'ingenua ironia che ne emerge è consolatoria,rispetto al cinismo dell'ambiente relativo alla porno,,e alla meccanica e asfittica atmosfera di quasi tutte le pellicole a venire riguardanti il genere.
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