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Il medaglione insanguinato (Perchè?!)

Regia di Massimo Dallamano vedi scheda film

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La recensione su Il medaglione insanguinato (Perchè?!)

di mm40
2 stelle

Lo squallido e scioccherello sottotitolo ("Perchè?!") di questo film spiega da solo, molto più di quanto possano fare innumerevoli giri di parole, la frivolezza di fondo contenuta nella pellicola; Il medaglione insanguinato è un lavoro frivolo, sì, nonostante si tratti di un horror a tutti gli effetti, con tanto di bambina 'posseduta', atmosfere ultradark, presagi di sventura e morti atroci (girate peraltro con una carenza di mezzi e di capacità che minano seriamente la dignitosa credibilità di Dallamano regista e di Lucisano produttore). In realtà il sottotitolo serve solamente a giustificare il finale (si veda, per capire cosa si intende), nel quale sostanzialmente la sceneggiatura - di Dallamano e Toscano-Marotta: mica gli ultimi sprovveduti! - decide improvvisamente e inaspettatamente di mutilare il proprio fascino 'nero' consegnando ad alcune banalissime parole di Paolo VI la morale dell'intero film: il diavolo esiste sul serio ed è un omaccione invisibile che causa le disgrazie degli umani. Ah-ah. Cosa non si farebbe pur di strizzare l'occhio alla potentissima lobby cinematografica cattolica! Nel 1974, purtroppo, le cose stavano ancora così: e in ogni caso fortunatamente per Dallamano - per la sua carriera no, ma per la sua 'integrità morale' sì - la chiesa non considerò più di tanto questa pellicola, che a tutt'oggi non risulta granchè ricordata. Nel cast qualche buon nome di serie B, fra cui un tris di stranieri non male: Richard Johnson, Joanna Cassidy ed Edmund Purdom; ruoli per Riccardo Garrone e Ida Galli (sotto pseudonimo: Evelyne Stewart) e la parte della bambina è affidata a Nicoletta Elmi, che aveva appena girato (in una parte più marginale) Profondo Rosso. Dallamano non delude nei momenti di maggior pathos, escludendo come detto sopra le morti, e la tensione va e viene; a conti fatti una delle cose migliori è la colonna sonora di Stelvio Cipriani. 3/10.

Sulla trama

Un regista inglese, fresco di vedovanza, giunge con la figlioletta a Spoleto per documentarsi sul diavolo nella pittura dei secoli passati. Strani fenomeni cominciano ad accadere, morti incluse: forse la bambina, che indossa un medaglione della madre, è il perno della macabra situazione.

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