Coccodrillo, da sotto i ponti sul fiume Hun, attende disgraziati suicidi per poter rovistare nei loro indumenti e, come un avvoltoio, saccheggiarli lasciandoli praticamente nudi in acqua. Il giovane vive con un adolescente e il suo vecchio nonno, finché non arriva una donna con un bambino che allarga la strampalata "famiglia".
Ambienti sottoproletari ben descritti e una poverta' dei protagonisti che si vede e si vive con partecipazione.Sicuramente uno dei vertici assoluti di Kim-Ki-duk.Visto in canali satellitari e difficile da reperire in home video.
L’esordio di uno dei maggiori e più controversi registi dell’ultimo ventennio è ovviamente sotto il segno di una violenza ricorrente, percepita come incancrenita condizione umana che accomuna adulti, vecchi e bambini. E’ una vita randagia, marginale quella ritratta da Kik Ki-Duk. Siamo abbastanza lontani da quello che, nel cinema estremo-orientale di quegli stessi… leggi tutto
Crocodile, Kim Ki-duk, 1996
Il 1996 è un anno abbastanza emblematico del cinema coreano, in primis nasce il Busan International Film Festival, il cui effetto trainante è stato devastante, poi esordiscono un numero esorbitante di registi destinati a cambiare per sempre la cinematografia locale (da Hong Sang-soo a Yim Soon-rye) e tra i tanti troviamo il ribelle Kim… leggi tutto
Quelli di Filmtv scrivono "strampalata famiglia" a me verrebbe da aggiungere anche "assurda famiglia" visto che si ha a che fare con 3 personaggi assai ai margini della societa' piu' una sfortunata donna con bambino che viene totalmente sottomessa al "Coccodrillo" (soprannome alquanto strano ma abbastanza in sintonia con la Storia in se' del Film) poi accadono varie ed assurde situazioni (per… leggi tutto
La violenza nel cinema del nostro era il modo per introdurci nella normalità dei suoi personaggi. Coccodrillo vive vicino al fiume, insieme ad un vecchio e ad un bambino, aspettando che qualcuno si butti in acqua, non per salvarlo ma per recuperare i soldi che si porta con se, sfruttando anche il recupero del cadavere per ottenere qualcosa in cambio. Il nonno ed il piccolo non…
Crocodile, Kim Ki-duk, 1996
Il 1996 è un anno abbastanza emblematico del cinema coreano, in primis nasce il Busan International Film Festival, il cui effetto trainante è stato devastante, poi esordiscono un numero esorbitante di registi destinati a cambiare per sempre la cinematografia locale (da Hong Sang-soo a Yim Soon-rye) e tra i tanti troviamo il ribelle Kim…
FLORENCE KOREA FILM FEST 2021-OMAGGIO A KIM KI-DUK
"C'è qualcosa che non va in lui: sta diventando buono".
Sulle rive del fiume Han, ai margini della grande città, nei pressi di un villaggio di poveri e nullatenenti che vivono la giornata, troviamo un uomo anziano, un bambino e un giovane soprannominato, non certo per caso, Coccodrillo.
Per sopravvivere quest'ultimo…
Il grande e controverso regista coreano è morto oggi alla non proprio tenera ma di certo neppure vegliarda età di 59 anni per complicanze da Covid-19.
Personalmente, tra i suoi film che ho visto…
Un omaggio a Kieslowski e non solo... Partendo dalla sua memorabile trilogia, uno sguardo al cinema Blu, Bianco e Rosso. Solo un gioco. Cominciamo con il colore del mare, dei Puffi e degli occhi della donna che abita i…
Quelli di Filmtv scrivono "strampalata famiglia" a me verrebbe da aggiungere anche "assurda famiglia" visto che si ha a che fare con 3 personaggi assai ai margini della societa' piu' una sfortunata donna con bambino che viene totalmente sottomessa al "Coccodrillo" (soprannome alquanto strano ma abbastanza in sintonia con la Storia in se' del Film) poi accadono varie ed assurde situazioni (per…
L’esordio di uno dei maggiori e più controversi registi dell’ultimo ventennio è ovviamente sotto il segno di una violenza ricorrente, percepita come incancrenita condizione umana che accomuna adulti, vecchi e bambini. E’ una vita randagia, marginale quella ritratta da Kik Ki-Duk. Siamo abbastanza lontani da quello che, nel cinema estremo-orientale di quegli stessi…
<<Perché questo vecchio mondo è stato afflitto da un essere come me?>>.
L’uomo istintivo è l’uomo che commette del male ma non lo sa; l’uomo malvagio è l’uomo che commette del male e sa di commetterlo. Al suo esordio Kim dimostra di essere meno immaturo di quanto ci si potrebbe aspettare, e realizza una crudele riflessione sul labile confine fra istinto e sentimento e…
Un’energia fatta di rabbia che esplode in violenza incontenibile, che le dia o le prenda è lo stesso, Coccodrillo non ha imparato un altro linguaggio, conosce quello e con quello comunica col mondo, visto che un minimo di comunicazione bisogna pur mantenerla per vivere.
Ma un’alternativa c’è, ed è il fondo azzurro del fiume, lì non…
Ci sono le vernici colorate. C’è un po’ di Bad Guy. Ci sono la venere acquatica e gli esseri anfibi di Seom. E, soprattutto, in questa opera prima di Kim ki-duk, c’è già la marginalità dipinta come una condizione straordinaria, carica di una poesia al contempo selvaggia e religiosa, istintiva e spirituale. La povertà (del protagonista, di suo…
Chi ci abita vicino li conosce, ci parla. E sa che sono vivi non solo perché sono in continuo movimento alla ricerca del mare. Per questo alle volte il fiume non è scenario: in certi film la sua natura è forte e…
A mio questionabile avviso, sulla filmografia di Kim Ki-duk grava un gigantesco equivoco, quello del simbolismo. Nell'incapacità di leggere (e reggere) l'evidenza irrealistica delle sue immagini, il pubblico europeo…
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Commenti (3) vedi tutti
Come Maradona (1960-2020)
leggi la recensione completa di tafoStoria di un essere umano abominevole e diprezzabile in tutto quello che pensa e fa,come tutto il resto della pellicola e il suo regista.
commento di wang yuAmbienti sottoproletari ben descritti e una poverta' dei protagonisti che si vede e si vive con partecipazione.Sicuramente uno dei vertici assoluti di Kim-Ki-duk.Visto in canali satellitari e difficile da reperire in home video.
commento di ezio