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The Woodsman. Il segreto

Regia di Nicole Kassell vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Woodsman. Il segreto

di zombi
8 stelle

argomenti come questi sono sempre molto difficili da trattare. si rischia di esagerare in tutto e per tutto e di fare un film di merda. ancor prima di spendere giudizi sul tema, si parla proprio di bel film o di film di merda. si rischia di esagerare nel sottrarre e di essere eccessivamente discreti. insomma di fare un film di cui niuno si accorge. quindi magari non un film di merda, ma di un film di cui nessuno si accorge e quindi inutile(wow i giudizi... quanto son critico). premesso c.i.ò. vado col dire che il film della kessel non ha nulla a che fare con tutto quel popò di roba detta poc'anzi e che è un signore film. si dice americanata nel senso dispregiativo oppure ludico del termine. sarebbe bello usarla anche nel migliore senso del termine, perchè questo THE WOODSMAN è un signore film. un film che finisce sull'immagine di un piccolo stormo di uccelli, che a me ha ricordato quell'altro signor film di LA PROMESSA di sean penn. questo è un argomento che il gesù di south park non vorrebbe toccare nemmeno con un bastone lungo 10 metri. un film in cui si rischia la correttezza , ma anche la scorrettezza politica, entrambe gratuite, spese tanto per spendere. un film che ti fa stare sinceramente male, quando hai le viscere che ti si rimescolano dentro, perchè hai paura di aspettarti ciò che temi di aspettarti. invece non è telefonato. certo c'è un bel campionario di anime ferite, ma a quanto pare la realtà nonè fatta solo di anime ferite che rincorrono la morte come saluzione purificatrice delle loro disgrazie. insomma la vita è così un bene prezioso che si cerca di trovare un lato positivo al puttanaio a cui certe persone sono costrette. si sta male perchè il protagonista è una persona potenzialmente pericolosa. e lo verso la fascia più debole della nostra società e di noi stessi. ma se nella scena nei boschi, si è lì lì per nascondersi dietro le mani chiuse e tapparsi le orecchie per non vedere e sentire ciò che temiamo di più, fortunatamente, la somma delle disgrazie evita al nostro "eroe" di incappare nell'errore più grande della sua vita. ho trovato lo svolgimento un pò impacciato e balbettante quando walter segue le imprese dell'altro maniaco, ma a parte questa piccolezza un film che si mette dalla parte del pubblico e cerca di ragionare come lui: "come mi comporterei se mi trovassi al cospetto di una persona così?"... vorremmo saperlo, le reazione sarebbero quelle e non ci stupirebbero nemmeno i monologhi del poliziotto quando va a controllare walter al suo appartamento. non demonizza e non punta dita, solo mostra ma non con lo sguardo freddo. lasciandoci con uno spiraglio di speranza, sul futuro di walter, che ancora non ha commesso atti indicibili. che dire di bacon... una performance capace di momenti sublimi

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