Regia di David Mamet vedi scheda film
Puro spettacolo d'intrattenimento secondo i canoni dell'action movie americano senza, però, edulcorare la pillola della violenza; un gioco di ragioneria narrativa al fine di rendere lo spettatore medio (fagocitatore di film zeppi di sparatorie, rocamboleschi inseguimenti e circensi mazzate) consapevole delle tecniche narrative audio-visive, l'arte della retorica del nostro secolo, adoperate per illudere e manipolare l'opinione pubblica. Il racconto è un susseguirsi inverosimile di colpi di scena e ribaltamenti di situazioni e di prospettive in cui abbiamo un macguffin in carne ed ossa, la figlia del politico, e un protagonista che nella prima parte interpreta una macchina da combattimento e nella seconda si scopre come un uomo capace di disinteressato altruismo e non privo di un lato vulnerabile. Il finale frustra anche l'ultima speranza consolatoria di riscatto. La contraffazione della realtà sui piccoli schermi prosegue. Un po' come dire che tutto ciò che fai al mondo lo fai solo ed unicamente per te stesso. 'Lì fuori c'è la terza guerra mondiale e lei vuole sputtanare il padre' ...indebolendo così la politica di tutto il paese. Si parla di un traffico di prostituzione di ragazze minorenni per il piacere dei potenti. A Rai4 fanno dell'ironia? Naturalmente il copione italiano è diverso. Quì riscuotono più successo i presidenti papponi, che dimostrano un vigore sessuale al di fuori del normale, nonostante i problemi di prostata e gli acciacchi dell'età. L'uomo politico infedele e puttaniere (basta che non siano trans e gigolò) che smentisce pubblicamente l'infrazione morale e tal volta, giuridica, anche contro l'evidenza ma lascia intatto il sospetto, è più amato dagli zombi italiani. Quì i racconti di maggior successo (al di sopra di qualunque blockbusters ammerdicano) sono i cosiddetti cinepanettoni , degenerazione borghese delle vecchie commedie sexy che si opponevano con genuinità ai costumi controriformisticamente repressivi. Maschi italiani, mi fate ribrezzo.
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