Regia di Renzo Cerrato vedi scheda film
Una ragazzina vergine, in vacanza in Sardegna, viene assalita dai ricordi della madre, morta ammazzata dopo uno stupro in spiaggia. Ecco quindi che deliberatamente sceglie di essere violentata sulla sabbia dal primo che capita.
Pellicola indifendibile, Violentata sulla sabbia è un maldestro tentativo di indagare in profondità la psiche della donna da parte di un manipolo di sceneggiatori uomini (Oscar De Mans, Giovanni Simonelli e Pier Luigi Ciriaci) a cui non deve aver aiutato granchè la collaborazione di un elemento femminile, Jacqueline Audry. Forse il tema di fondo - lo stupro, la brutalità della sopraffazione fisica da parte del 'sesso forte' su quello definito 'debole' - ha contribuito a rendere così sgraziato il risultato finale e non bastano la buona volontà e le doti artistiche a compensare le lacune a livello contenutistico del lavoro (si specifica: anche sul piano narrativo, non solo sulla materia trattata). Renzo Cerrato firma qui la sua prima e ultima regia, una coproduzione italo-francese, come si intuiva dai cognomi sopra citati, nella quale Carole Andrè e la semisconosciuta Christine Caron interpretano i ruoli centrali, con al loro fianco fra gli altri Angelo Infanti, Tiberio Murgia, Marisa Solinas, Renato Terra e Pietro Tordi. Musiche sufficientemente melodrammatiche a cura di Gianfranco Plenizio. Cerrato passerà quindi alla tv, ma con incarichi di produzione. 2/10.
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