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Ming, ragazzi!

Regia di Anthony M. Dawson vedi scheda film

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La recensione su Ming, ragazzi!

di mm40
3 stelle

Danny e Percy sono due avventurieri assoldati da un uomo cinese per recuperare suo figlio, nelle grinfie della perfida ex moglie. Ne succederanno di tutti i colori, ma a colpi di sganassoni i nostri eroi porteranno a termine la missione.


Questa plateale scopiazzatura delle avventure di Bud Spencer & Terence Hill prende in prestito il titolo di ...più forte ragazzi! (Giuseppe Colizzi, 1973), uscito pochi mesi prima, rimaneggiandolo in salsa orientale per proporre un prevedibilissimo mix di cazzotti, risate e avventure in chiave esotica votato a un inevitabile lieto fine. L'accoppiata di protagonisti dice già tutto di per sé: Tom Scott (in realtà Alberto Terracina) e Fred Harris (all'anagrafe Fernando Bilbao) sono due blande imitazioni degli originali, ma le dinamiche con cui funzionano i loro personaggi sono le medesime; il secondo sarà tra l'altro al centro anche della successiva pellicola diretta da Antonio Margheriti, Manone il ladrone, dove neanche a dirlo interpreterà il ruolo-parodia di Piedone lo sbirro, uscito in sala poco prima. Insomma, per farla breve nella sceneggiatura di Luciano Vincenzoni e Sergio Donati, con adattamento di Margheriti e di Gianni Simonelli, non c'è nulla di originale o tantomeno pirotecnico da seguire; le vicende dei due protagonisti sono però gradevoli e, al netto di qualche battutaccia qua e là, il film scorre placido per un'ora e mezza verso la sua rassicurante conclusione col sorriso. Alla confezione non si può che dare voto positivo (si tratta di una produzione Carlo Ponti, nota a margine), ai contenuti ovviamente no. Nel cast compaiono anche Jolina Mitchell (Collins), Franco Ressel, Alan Collins (cioè Luciano Pigozzi) e George Wang. Dove la pellicola cade più in basso è sui nomi dei personaggi orientali e sulle battutine fin troppo elementari affibbiate loro: il chiaro riferimento del Ming del titolo all'imprecazione 'minchia' è solamente un timido antipasto di ciò che nel corso dei dialoghi dei film accade (ci sono un personaggio che si chiama Fan Ku e una tizia di nome Ming Not, ma il peggio si raggiunge con Et Chu che, ogni volta che viene chiamato in causa, fa esclamare a qualcuno “salute!”). 3/10.

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