Regia di Olivier Marchal vedi scheda film
Non amo i polar, amo però i contorcimenti di sceneggiatura, a condizione che tutto fili liscio senza far storcere il naso a ripetizione.
E qui il naso m'è diventato a spirale... storia noir di poliziotti informali, con le malinconie galleggianti tra fumo e alcool, le amicizie ricusate, le aspirazioni strozzate, le vendette meditate. Solo che uno appare bello, eroico e solidale.
E l'altro cupo, carogna e solitario.
Ovviamente il secondo mischierà le carte guadagnando stima e carriera.
Sono le circostanze quelle debolissime, fragili i meccanismi d'incrocio, vacillanti le motivazioni, labili gli esiti: prima il poliziotto carognetta si rivelerà maldestro ed incompetente causando anche la morte di un collega, con un'azione inspiegabilmente coperta da tutto il dipartimento, con l'altro eroico, invece, accusato da una testimonianza tutta da ridere; nel frattempo due balordi fanno la festa ad un'amica del poliziotto buono e si ricorderanno di doversi vendicare una decina d'anni dopo... c'è chi apprezza, niente da dire... (io solo da ridire...)
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