Regia di Hugo Rodríguez vedi scheda film
Digressioni quasi filosofiche sulla letalità della sigaretta in una commedia pulp a tinte noir. Lolo è un ragazzo che vive al computer, spia la sua vicina attraverso un sistema di microcamere e prova a governare la sua vita a distanza. Nel mentre, procura i codici di una banca svizzera per il suo amico Nene, che, a sua volta, li dovrà girare a un mafioso russo in cambio di diamanti. Qualcosa va storto e comincia un gioco al massacro che inghiotte una farmacista, un barbiere e i rispettivi consorti. Un film intricato a base di sigarette (snodo centrale di ogni situazione) e insetti: un ragno che offusca una telecamera dà il via al primo pasticcio, uno scarafaggio fa partire la prima letale sparatoria. Il regista si butta su una regia molto pulp, fa ampio uso di split screen e si diverte a seguire i vari personaggi nelle loro peripezie. Il problema, secondo me, sta nello squilibrio tra intreccio e ritmi: il film si ingolfa spesso, non riesce a partire. Eppure, col gran casino di situazioni che la trama sviluppa, ci sarebbe solo da pigiare un po' di più col ritmo. Inoltre, alcuni spunti che sembrano perfetti per uno sviluppo diverso della storia vengono lasciati lì. I personaggi stessi sembrano vincenti, appena li vedi sembrano uno meglio dell'altro. Poi però qualcosa interviene e ne blocca l'evoluzione. In generale, è un film che si mantiene sempre godibile, ma non fa mai quel passo necessario per diventare qualcosa di più di un onesto prodotto di intrattenimento un po' svalvolato.
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