Regia di Hugo Rodríguez vedi scheda film
Strategia di marketing o semplice coincidenza dei tempi? Resta il dubbio che l’uscita in questi giorni nelle nostre sale della commedia/pulp/noir “Nicotina “ occasione più favorevole non poteva scegliere bombardati come siamo da notizie, sondaggi, inchieste sull’attualissima legge antifumo che sta “mietendo vittime” nel nostro Paese! Ma al di là delle note di cronaca e di costume, abbiamo a che fare con un talentuoso regista argentino, Hugo Rodriguez, che al suo secondo lungometraggio realizza uno spassoso ed ironico divertissement tinto di sano e corroborante umorismo nero che vede i protagonisti di questa stramba avventura ciascuno alle prese con i danni o benefici – diretti/indiretti – della passione per il fumo. Ed allora cos’hanno in comune un hacker voyeur, una vicina disinibita, un mafioso russo, un giovane gangster, una parrucchiera, una farmacista e 20 diamanti? Nulla, ma provvedono la scrittura corrosiva di Martin Salinas ed una regia “molto andante con molto brio”a cucire le fila di destini di personaggi comuni casualmente coinvolti in un intreccio tanto straordinario quanto credibile nella vita reale di un luogo come Città del Messico. Le grandi e piccole ambizioni, gli appetiti, le paure , gli entusiasmi, i trionfi, i fallimenti e le ansie di questa variopinta umanità si fondono in un colorato patchwork avvolto in una nuvola di fumo che uccide o redime a seconda dell’imprevedibilità ed avventatezza di un caso malandrino e burlone. Grazie ad interpreti agili marionette a servizio del ben oliato meccanismo di un giallo che si svolge in tempo reale (ricordiamo la nascente star Diego Terminal Luna nel ruolo dell’hacker e Rosa Maria Amores Perros Bianchi nel ruolo dell’avida parrucchiera) e merito di un’ambientazione notturna claustrofobia ma colorata da inaspettati squarci di luce , “Nicotina” – dopo aver avuto un ottima accoglienza di pubblico e critica a numerosi festival internazionali – non mancherà di divertire anche il nostro pubblico perché capace di parlare dei nostri istinti più bassi ma con quell’indulgenza che solo un’amara risata è capace di generare.
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