Regia di Saverio Costanzo vedi scheda film
Una famiglia palestinese abitante nei territori controllati dagli israeliani si vede improvvisamente piombare in casa un gruppo di militari ebrei. Cosa fare? La mamma e i tanti figli vorrebbero lasciare la casa pur di restare sereni. Il padre, un intellettuale dignitosissimo e tutto d'un pezzo, rivendica il suo diritto a restare. La famiglia, già piegata dalla difficoltà oggettiva della situazione, viene dilaniata dai dissapori sulla questione della resa.
Figlio di Maurizio, Saverio Costanzo ha girato un film in digitale con una spesa minima pressoché da record. Se da un lato questo ha determinato uno stile volutamente "sporco", dall'altro il film - scritto con Camilla Costanzo, Alessio Cremonini e Sayid Oashua - ha il grandissimo pregio di mostrare la guerra senza giudizi di valore, senza schierarsi dall'una o dall'altra parte, facendo vedere quanto in questa atrocità ci sia di incomprensibile alle scelte degli umani, quanto terrorismo e fanatismo religioso possano nascondere una genesi insospettata.
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