Regia di Saverio Costanzo vedi scheda film
per non trasformarsi in senza tetto e senza stato una famiglia di palestinesi rimane in casa propria anche dopo che un manipolo di militari israeliani, se ne siano approppriati. guardando il film di costanzo viene da pensare che gli israeliani vogliano ridurre i palestinesi a dei senza terra. come lo sono stati loro, sarebbe giusto che lo siano anche gli altri. perchè non lasci la casa, chiede il capo dei militari al padre di famiglia, anche nei sogni, è una frase e una domanda molto ricorrente. il film è composto da una casa, il cortile, gli attori e una macchina. infastidisce l'uso della macchina a mano stile documentario e la fotografia molto sgranata delle riprese notturne. non è proprio così necessario che il regista ci ricordi che sono scene di vita vissuta, storie vere. per quanto mi riguarda eccessivo il premio all'attore che impersona il padre. è sicuramente un buon esempio di film italiano che guarda oltre il proprio naso. un film che tenta una lettura di un conflitto umano forse irrisolvibile. combattere la violenza con la violenza non porta altro che ad ulteriore violenza. combatterla con la non violenza?... per quanto mi riguarda vale la pena menzionare tomer russo, il soldato elial, già coprotagonista del bel KIPPUR.
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