Mohammed vive con la moglie e i cinque figli in una casa situata tra un villaggio palestinese e un insediamento israeliano. L'abitazione diventa un luogo altamente strategico e viene occupata dall'esercito. Ma nonostante l'invasione dei soldati israeliani, Mohammed rifiuta di andarsene...
Note
Qual è la posizione giusta, eticamente e politicamente corretta, in cui piazzare la macchina da presa quando inquadra i lembi, i contorni, i danni collaterali, meno noti e molto spesso invisibili, di una guerra? Saverio Costanzo nel suo pregevole e importante film d'esordio (Pardo d'oro e premio per l'attore Mohammad Bakri al Festival di Locarno 2004) sembra farsi questa domanda in ogni inquadratura, in ogni scavalcamento di campo (da intendere qui non in senso strettamente tecnico, ma il campo è quello culturale e antropologico) e prima di dare ai suoi bravissimi (almeno nella versione originale) attori-persone l'azione e lo stop. La risposta esatta e assiomatica, secondo il regista, non esiste (non è impensabile che non sia mai esistita). È una questione ontologica che richiede un linguaggio fatto di strappi, di reticenze visive, di un uso, sonoro e minaccioso, del fuoricampo, di uno scandaglio concitato e scontornato del tempo della narrazione e del tempo narrato.
"Essere profughi significa non essere"
La frase pronunciata da Mohammad (Mohammad Bakri) alla moglie racchiude dall'inizio il filo conduttore del film. Esordio alla regia di Saverio Costanzo, risalente al 2004 ma dal tema attualissimo. Girato con macchina da presa digitale, vuole stilisticamente lasciare sfumati i contorni, soprattutto nel notturno. Mohammad è padre di una… leggi tutto
Private è un film a basso budget il cui scopo è far riflettere e non certo intrattenere il pubblico. Peccato che in tv la RAI, ovviamente di notte, lo abbia mandato in onda con una qualità pessima delle immagini, che soprattutto nel girato di notte rendeva praticamente impossibile capire cosa succedesse. Una famiglia palestinese che risiede in una grande casa in quelli che… leggi tutto
escluso come film straniero agli oscar (E meno male) mi sembra che il Costanzo abbia girato un film non per descrivere l'irrisoluzione di un conflitto che e' costato milioni di vittime innocenti da entrambi i popoli che da decenni soffrono,ma che si sia schierato da una parte che abbia fatto apparire gli israeliani come i cattivi e basta.. solo il finale merita grazie alla canzone di Roger… leggi tutto
"Essere profughi significa non essere"
La frase pronunciata da Mohammad (Mohammad Bakri) alla moglie racchiude dall'inizio il filo conduttore del film. Esordio alla regia di Saverio Costanzo, risalente al 2004 ma dal tema attualissimo. Girato con macchina da presa digitale, vuole stilisticamente lasciare sfumati i contorni, soprattutto nel notturno. Mohammad è padre di una…
La storia è, tutto sommato, classica, quasi abituale in relazione a quanto sentiamo spesso nei TG o nei reportage. Un popolo privato del suo Stato e soggetto a continui soprusi da parte di un altro che ha occupato territori che da generazioni appartenevano al primo. Uno scandalo storico di cui chi ne è stato responsabile non si è mai veramente vergognato, né ha mai…
L'ultimo docu-film di A. Gitai su Rabin (che non ho visto ma che ho seguito nelle recensioni) mi da lo spunto per proporre questa playlist sulle pellicole che hanno riguardato questa parte di mondo senza pace. Non…
Private è un film a basso budget il cui scopo è far riflettere e non certo intrattenere il pubblico. Peccato che in tv la RAI, ovviamente di notte, lo abbia mandato in onda con una qualità pessima delle immagini, che soprattutto nel girato di notte rendeva praticamente impossibile capire cosa succedesse. Una famiglia palestinese che risiede in una grande casa in quelli che…
Solo chi muore non ha più paura, perché solo chi muore ha visto la fine della guerra. Per i vivi la paura può essere una presenza quotidiana con la quale si è costretti a convivere sia mentalmente che fisicamente. La differenza sta nel modo in cui si risponde alla violenza, con altrettanta violenza, oppure con la dignità e la cultura di chi sa di avere ragione nel non poter lasciare la…
Un po' troppo schierato per i miei gusti... anche per chi non ha troppa sipatia per Israele come il sottoscritto... mah... Lo vidi al cineforum... e quando alla fine, il relatore, un certo "Casanova"... mi disse che era tutto vero... restai allibito. Un pugno allo stomaco... diceva "il Casanova" che sono ancora la... in quella casa... in quella situazione... Non mi dilungo coi discorsi sul…
Fulminante opera prima che descrive, con cupo realismo, la resistenza di una famiglia palestinese contro l'esproprio e l'occupazione improvvisa della propria casa da parte di un commando israeliano. Una vergognosa incursione notturna, imperdonabile violazione di spazio, umiliazione d'intimità, giustificata dall'accusa di risiedere semplicemente sopra la linea di confine. Costanzo dirige…
Una famiglia palestinese abitante nei territori controllati dagli israeliani si vede improvvisamente piombare in casa un gruppo di militari ebrei. Cosa fare? La mamma e i tanti figli vorrebbero lasciare la casa pur di restare sereni. Il padre, un intellettuale dignitosissimo e tutto d'un pezzo, rivendica il suo diritto a restare. La famiglia, già piegata dalla difficoltà oggettiva…
L'idea per la partenza delle discussioni sul film è geniale. Una casa in un territorio di confine può generare mille domande o diatribe, ma soprattutto un disagio per la famiglia che la abita... Una regia lontano dai canoni stilistici medi e una tematica fortissima però non facilitano la visione del film, che per quanto bello risulta anche altrettanto indigesto.
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Commenti (6) vedi tutti
tema importante ma film lento e un po' claustrofobico. Sinceramente questo padre-padrone palestinese non mi ha ispirato una grande empatia
commento di Artemisia1593Il dolore urla silenzioso la sua impotenza di fronte ad un'umanità disumana.
leggi la recensione completa di BradyAl posto che muri squarci per farci almeno intuire differenze e convergenze tra posizioni. bello anche se imperfetto.
commento di knovakIl tema è anche importante ma la noia incombe con quello stile da Dogma riuscito male.
commento di florentia violaVOTO 6 bella storia ma un po'noiosetto
commento di arcarsenalsecondo il mio punta di vista questo film fa SCHIFO!!!!!!!!!!!
commento di piergiuseppe