La recensione su Alexander

di Furetto60

7 stelle

Kolossal storico di grande impatto visivo,non perfetto, ma comunque molto interessante

Il racconto della vita del mitico Alessandro Magno,figlio di Filippo II e della Regina Olimpia,dalla giovinezza trascorsa nella reggia di Pella, agli studi con Aristotele, all'addestramento,fino a ritenere di essere il novello Achille e poi l'incoronamento, ad appena venti anni, dopo l'assassinio del padre,presumibilmente ordito proprio dalla madre,divenendo Re di Macedonia e la partenza alla testa del suo esercito contro l'Imperatore persiano Dario III. Una volta conquistata la Persia, Alessandro proseguì la sua inarrestabile marcia trionfale, attraverso l'Asia centrale,impossessandosi del 90% del mondo allora conosciuto,guidando il suo invincibile esercito di Greci e Macedoni, attraverso 22.000 miglia,in vittoriose battaglie, giungendo nelle indie,in soli dodici anni,grazie ad una sconfinata ambizione ed una sua straordinaria intelligenza militare e diplomatica.Personaggio carismatico, dotato di grande coraggio,forte personalità,possedeva un grande ascendente sui suoi soldati,che riusciva a coinvolgere e a motivare,nelle sue battaglie,in virtù di grandi capacità di comunicazione,perfino partecipando personalmente ai combattimenti,covava dentro di sé,lo smaccato desiderio di emulare e superare il padre, con il quale aveva vissuto un rapporto di odio/amore, molto conflittuale.Accanto ai suoi successi bellici,compì anche un grande sforzo, nel cercare di armonizzare le culture e le religioni, delle diverse etnie,che abitavano le terre che aveva conquistato.Con l'aiuto del suo generale Tolomeo, non fu mai sconfitto, cosa assolutamente, inedita nella storia militare.La sua fine fu decretata,a soli 32 anni,da un avvelenamento o da una qualche malattia, contratta durante le sue epiche campagna belliche,qualcuno addirittura ipotizzò una cirrosi epatica, dovuta all'eccessivo abuso di vino.

Oliver Stone girò nel 2004 questo imponente e sontuoso kolossal storico,costato 150 milioni di dollari,basato in prevalenza sul libro "Alessandro il Grande", scritto dallo studioso Robin Lane Fox, che si rivelò un fiasco al botteghino,perlomeno negli USA.Peraltro anche le valutazioni dei critici e degli amici del forum,mi sembrano piuttosto severe.

E' vero che ci sono dei momenti troppo enfatici,molte ridondanze scenografiche,uno stile eccessivamente verboso e appesantito da troppe digressioni e sono rilevabili perfino inesattezze storiche,di contro tuttavia, è uno dei pochi "peplum", dedicati ad Alessandro Magno,di spessore, sotto il profilo narrativo e sul piano spettacolare,soprattutto nelle situazioni di battaglia,grazie a efficaci pennellate cromatiche, che esteticamente regalano vivide immagini, della lotta cruenta ,senza risparmiare dettagli raccapriccianti,con un colore che vira verso il rosso e con scene di indubbio impatto visivo,anche per i costumi raffinatissimi.

La descrizione di un personaggio così,complesso e dalle tante sfaccettature, tra amori, omo ed etero,platonici e materiali,tormentato da conflitti esistenziali e ambizioni smodate,era un compito difficile,il regista affidandosi al volto di Colin Farrell,la cui recitazione peraltro è impeccabile,riesce solo parzialmente a realizzare questo intento.Nel cast prestigiosissimo, compaiono anche Angelina Jolie ed Anthony Hopkins,le cui prove non lasciano il segno.Ciononostante malgrado i suoi limiti,che d'altronde sono quelli di Stone,a cui piace esagerare "andare oltre",scivolando in qualche eccesso di retorica e in un'esasperata mitizzazione,l'opera nel suo complesso esibisce un proprio fascino e alcuni sprazzi di autentica genialità registica, seppur a tratti appannata da una confezione straripante, che lo rende in alcuni passaggi, un pochino coriaceo.

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