Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Poteva essere un'operazione interessante come quella di Nixon: in fondo, anche nel caso di Alessandro Magno, non mancano certo il potere e gli intrighi. Poteva esserci, per di più, la componente storica e mitologica, condita di battaglie ormai passate alla leggenda, più che alla storia vera e propria, come Isso e Gaugamela, con la conquista di regioni allora considerate remotissime, come la Scizia, la Battra e l'India. Ma Stone tratta una materia che si situa, appunto, tra storia e mito (Alessandro si considerava discendente di Achille per parte di madre) con strumenti interpretativi moderni, come la psicoanalisi, compiendo a mio parere, un errore di prospettiva. Così, come un errore mi sembra quello della scelta del protagonista e di qualche personaggio, a cominciare dal protagonista Colin Farrell, sempre poco espressivo, dalla diva Angelina Jolie, troppo giovane, alla Rossane di Rosario Dawson, bellissima, ma inadatta, per caratteristiche fisiche, alla parte. Ci sono parti, comunque, che vanno apprezzate, dalle scene di battaglia ad una rappresentazione del mondo ellenistico mai troppo edulcorata. Nonostante questo, si tratta indubbiamente di un'occasione sprecata, a meno che non si voglia apprezzare il lato da peplum del film di Stone.
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