Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Considerazione personale: credo che "Alexander",quando saranno lontani i titoloni dei giornali e mediatici che lo riguardano,conoscerà una rivalutazione perlomeno parziale a livello critico.Perché,pur riconoscendo che non è tra i più riusciti di un autore che amo molto,con tutti i difetti che gli si possano ascrivere,ho la sensazione che molti dei recensori lo aspettavano con i sassi in mano,per dirla schietta.Kolossal troppo ammantato di riferimenti letterari e cinematografici per la stampa,troppo pieno di discussioni e concessioni alla natura pansessuale della società del Megalexandros per le platee americane,il film che riporta Oliver Stone dietro la macchina da presa dopo cinque anni in quasi tre ore di proiezione contiene pagine riuscite,altre meno,ricorre a simbolismi troppo marcati e se si vuole risulta un bel pò sommario nel rappresentare la carriera politico-militaresca del protagonista,ma riesce a non annoiare.Stone racconta un'epopea guerresca e storica con non pochi riferimenti alla tragica situazione internazionale di oggi(anche se di sicuro il film è stato concepito e scritto prima delle strategie preventive di Bush II),e nelle due grandi scene di battaglia che caratterizzano maggiormente la pellicola,attinge da Kurosawa,Gibson e dal Jackson del "Signore degli anelli":semmai,non felice è la scelta di Colin Farrell per dar vita al condottiero che rappresentò un prototipo di leader moderno.Ma non tanto per l'ossigenata chioma un pò artefatta dell'attore irlandese,né perché recita male:solo che non si muove come un uomo di quell'epoca,mentre potrebbe essere credibile in un contesto della nostra era.Molto meglio la breve partecipazione di Val Kilmer nel ruolo del padre di Alessandro,Filippo,guercio e ubriacone,cui l'eroe si raffronta continuamente,e da notare il bellissimo monologo dell'attore del "Santo" mentre spiega al figlio la dimensione funesta dell'essere re.Senza la pretesa di riscrivere la Storia ,l'autore di "Natural born killers" esplora la condizione umana di un grande personaggio possente e fragile,megalomane e avanti nella concezione di stratega e vertice della società:e per una volta ancora,ai recensori dico che mancano,a me come a loro,e parlo come cinefilo,autori come Stone,Coppola,Cimino.Invece di aspettarli per demolirli,aspettiamoli per amare ancora il loro cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta