Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
Secondo film di Dreyer, ispirato a Intolerance di Griffith, ci espone quattro racconti situati in epoche differenti che illustrano il potere del male e la sua tentazione sugli uomini. Purtroppo non regge il confronto col film di Griffith, anche se è un'interessante opera di apprendistato che annuncia già molte delle costanti tematiche di Dreyer (ad esempio il ruolo dell'Inquisizione con le violenze e le torture che torneranno anche in "Dies irae", così come l'opposizione fra bene e male). Non tutti gli episodi sono dello stesso livello, e l'interesse è prevalentemente di ordine figurativo. Mi ha colpito soprattutto l'episodio finlandese, caratterizzato da un montaggio che si potrebbe definire frenetico per l'epoca. Anche se per alcuni sarà un pezzo da museo, è sempre un'opera che merita di essere vista. voto 7
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