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La gorilla

Regia di Romolo Guerrieri vedi scheda film

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La recensione su La gorilla

di mmciak
4 stelle

 "La gorilla" diretto nel 1982 da Romolo Guerrieri,
devo dire che mi ha lasciato perplesso.

La storia si svolge a Roma e racconta dell'
agenzia "Securitas" da anni specializzata nel fornire
guardie del corpo a facoltosi clienti.

Tra i forzuti maschi reclutati dall'agenzia
c'è anche una donna,Ruby,alta,slanciata ed esperta di karate.

Il padre, titolare dell'agenzia,
vorrebbe farla sposare a qualche
virile pretendente,ma non va
mai come lui vuole che vada.

Intanto Ruby in un supermercato incontra
Adelmo,un timido designer,
che vive anche per delle foto che fa
alla vicina di casa e se ne innamora.

Il Film prodotto dalla
piccola Challenge Film è uno degli ultimi
esempi di "Commedia scollacciata" e questa volta
punta tutto alla bellona di turno Lory Del Santo,
che arrivava da "W La foca" di Nando Cicero,
e ci mette intorno comici di rango come Gianfranco D'Angelo,
Giorgio Bracardi e Tullio Solenghi e in cabina di regia
figura l'artigiano Romolo Guerrieri,che in passato
ha realizzato lavori importanti,ma qui non si vede
quel regista del passato e si limita a fare una
regia scolastica e amatoriale,anche perché
idee poche e pochi soldi.

Però il tutto inizia bene dove si vede Ruby
che subito ammicca in macchina da presa
e già sbaraglia due malviventi che avevano
commesso l'errore di scippare un passante.

Poi ecco che arriva il padre (D'Angelo) che insegna
karate' in palestra e c'è il tormentone della testa
sul muro e dove Ruby si allena e come da filone
c'è la scena della doccia,poi l'incontro con Adelmo,
casinaro e pasticcione designer che si innamora
di lei.

Bisogna dire che il tutto è approssimativo,
girato soprattutto in interni e ci saranno
5 esterni e il budget si vede che è risicato,
a salvare in parte la baracca è proprio Gianfranco D'Angelo,
che a mio parere si è scritto i dialoghi perché sono troppo
esilaranti e ogni volta che esce fa schiattare dal ridere.

Invece la Del Santo qui è doppiata dalla Verdirosi,
e il regista si impegna più sui primi piani e le
sue forme invece di tutto il resto e Solenghi
sta bene nel ruolo del pasticcione,ma la cosa
tra i due l'esito finale è prevedibile.

Invece Giorgio Bracardi non c'entra
molto in tutto il complesso perché
fa una doppia parte che sono di un preside
che vuole che Ruby spia un Professore
donnaiolo e fa i suoi tormentoni come
"che te frega...che te frega..." per poi
finire con un monologo sul duce.

Nel Cast figurano anche:

Franca Stoppi-Renato Cecchetto-Ugo Fangareggi-
Cristina Manusardi e Elvire Audray.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
le musiche di Fabio Frizzi,fratello
di Fabrizio,molto attivo nel decennio
successivo e quello che sto raccontando.

In conclusione un Film non convince
perché è tutto approssimativo e improvvisato,
con tocchi erotici,ma lontani dai tempi
di Banfi e Montagnani, e scivola spesso
nella volgarità pesante però diverte soprattutto
per D'Angelo in questi Film sempre
in forma e con la Del Santo si ritroverà
l'Anno dopo per la trasmissione storica
"Drive In".

Insomma se lo prendi come un Film è
una boiata,ma come "Trash Movie"
ci si può accontentare.

Il mio voto: 4,5.

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