1948: la divisione del Bengala fra India e Pakistan provoca l'esodo di un immenso numero di profughi hindu. Fra questi c'è Ishwar, che si stabilisce in un villaggio sulle rive del fiume Subarna insieme alla sorellina Shita e ad Abhiram, un piccolo rifugiato la cui madre è stata rapita...
Assolutamente peculiare il cinema di Ghatak, originale ibrido di neorealismo, surrealismo, melò e new wave, qui in una delle vette (sommerse) della sua storia. Squarci di cristallina poesia tra giovani e fulminee tragedie soffocate da violente ellissi. Parafrasando Tesson, un'opera che sa accarezzarti e schiaffeggiarti con immutata intensità.
"ma che senso ha scrivere di cose tristi, anche se reali", fa dire Ghatak ai suoi protagonisti, "se poi la gente ha voglia solo di cose allegre?..."
eppure questi registi bengalesi, Ray e Ghatak in testa, quando affrontano malinconia e nostalgia, lo fanno con una profondità e dolcezza inarrivabili.
Anni fa vidi questo film trasmesso da "Fuori orario" di Ghezzi a tarda notte e mi colpi' molto, come del resto "La stella nascosta" dello stesso regista Ritwik Ghatak, considerato in genere il più importante artista del cinema indiano insieme a Satyajit Ray. Il titolo Subarnarekha si riferisce ad un fiume nella regione del Bengala dove si svolge il film, e l'opera si inquadra all'interno… leggi tutto
Anni fa vidi questo film trasmesso da "Fuori orario" di Ghezzi a tarda notte e mi colpi' molto, come del resto "La stella nascosta" dello stesso regista Ritwik Ghatak, considerato in genere il più importante artista del cinema indiano insieme a Satyajit Ray. Il titolo Subarnarekha si riferisce ad un fiume nella regione del Bengala dove si svolge il film, e l'opera si inquadra all'interno…
“Attento quando fai piangere una donna, poiché Dio conta le sue lacrime.
La donna fu creata da una costola dell’uomo, non dai piedi per essere calciata, neanche dalla testa per essere superiore, ma di lato per…
Il dramma famigliare come specchio dei drammi della società indiana. Subarnarekha come demoliziade del sogno gandhiano. Partire per vivere. Ritornare per ricominciare. E in mezzo? Tanto dolore, ma anche tanto amore. Un'opera dolce e al tempo stesso straziante tra tocchi di melodramma, Neorealismo ed espressionismo. Subarnarekha, il cinema da riscoprire....
Penso si possa definire un capolavoro, e in ogni caso è un film che colpisce profondamente. E' una storia profondamente umana, come umano è il punto di vista del regista, il cui scopo è mostrare la disumanità di certe usanze tradizionali indiane. Su tutte la rigida divisione della società in caste, i membri della più bassa delle quali (i paria) sono considerati praticamente animali.…
neorealismo all'indiana, con sprazzi di espressionismo, slanci poetico-lirici e concessioni al folklore locale. Una storia tragica, dolorosa, appassionante, straziante. Film disperato, complesso, sui temi dell'umiliazione, del classismo, della solidarieta' e della necessita' dell'istruzione
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Commenti (4) vedi tutti
Assolutamente peculiare il cinema di Ghatak, originale ibrido di neorealismo, surrealismo, melò e new wave, qui in una delle vette (sommerse) della sua storia. Squarci di cristallina poesia tra giovani e fulminee tragedie soffocate da violente ellissi. Parafrasando Tesson, un'opera che sa accarezzarti e schiaffeggiarti con immutata intensità.
commento di Inside man"ma che senso ha scrivere di cose tristi, anche se reali", fa dire Ghatak ai suoi protagonisti, "se poi la gente ha voglia solo di cose allegre?..." eppure questi registi bengalesi, Ray e Ghatak in testa, quando affrontano malinconia e nostalgia, lo fanno con una profondità e dolcezza inarrivabili.
commento di giovenostaLa grande forza narrativa del miglior cinema indiano
commento di fornarolovoto 7,5 [30.08.2008]
commento di PP