Regia di Ken Loach vedi scheda film
Giulietta e Romeo interreligioso, questo Un bacio appassionato riflette l'etica umanistica del regista (servito per la quinta volta da una sceneggiatura di Paul Laverty) che predica tolleranza, uguaglianza e reciproca comprensione da ormai più di tre decadi. Qui l'attenzione si sposta sul profilo religioso, ma poco cambia per Loach: tutte le differenze sociali sono spigoli culturali da smussare se si vuole vivere in pace e tutti insieme; detto questo, però, poco altro rimane di sostanzioso in questa parabola piuttosto superficiale per gli standard del regista (le ultime cinque parole sono fondamentali: perchè il cinema di Loach è pressochè unico a livello mondiale, e sa sempre scendere in maniera dettagliata nella profondità dei personaggi e delle situazioni). Ancora una volta un cast privo di nomi di grande richiamo viene diretto a perfezione; conferme provengono anche dalla parte tecnica del cast: fotografia di Barry Ackroyd, musiche di George Fenton, montaggio di Johnatan Morris. La scelta di attribuire alla storia un finale moderatamente lieto, o comunque scarsamente risolutivo delle problematiche sollevate durante il film, non è invece da Loach. 5/10.
Glasgow; fra un ragazzo e una ragazza sboccia l'amore, ma attorno a loro nessuno gradisce la relazione. Nè la famiglia musulmana di lui, che gli ricorda la promessa di matrimonio a una cugina praticamente mai conosciuta; nè la comunità cattolica di lei, che è per giunta insegnante in una scuola dai saldi principi religiosi.
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