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Un bacio appassionato

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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La recensione su Un bacio appassionato

di tobanis
8 stelle

Un bel film di urgente attualità.

Facendo pulizia sulla stagione 2004-05, mi sono imbattuto in questo film di Ken Loach, che avevo fatto molto male a tralasciare, data la sua spaventosa attualità, forse eterna attualità (ma speriamo di no). Scozia, la comunità pakistana è abbastanza integrata, dopo che i primi arrivarono laggiù 40 anni fa e i figli sono nati là. Ma anche no. Non mancano le angherie, gli insulti e i soprusi, da parte dei soliti razzisti, ragazzini o meno, pochi ma come accade dovunque, tollerati dalla grande maggioranza. E allora la comunità fa fronte comune, si sostiene, si difende. Non è concepibile un matrimonio al di fuori della comunità pakistana, e il fatto che il bel ragazzo protagonista si innamori di una britannica, è una disgrazia totale. Costui non solo annulla il matrimonio programmato, con una che non aveva mai visto, pure una cugina (sì, siamo d’accordo, una pratica ributtante, alla faccia di cultura e tradizioni, ma di stoca), ma va a vivere dalla sua bella (una insegnante di musica a scuola). Così facendo, distrugge di fatto la sua famiglia di origine, colpita da vergogna e disonore. Il matrimonio previsto è annullato, la comunità pakistana isola la famiglia, pure il matrimonio della sorella, che non c’entra nulla, è annullato, la famiglia tutta cade in disgrazia. E lo spettatore non fa tempo a condannare il tutto, forte della sua civiltà occidentale, che il regista ne ha anche per lui. La bella insegnante, infatti, è in una scuola pubblica ma di forte tradizione cattolica: se vuole diventare di ruolo, dunque, non può vivere nel peccato, con un musulmano poi, che i loro figli, dico, ma che religione seguiranno? E dunque non ottiene la cattedra, se non accetta il ricatto del prete, fanatico bastardo pure lui, ma col coltello dalla parte del manico. Insomma, una bella insalata di gente che non si fa i cazzi suoi, ma piaccia o meno, il grande Ken Loach ti sbatte in faccia la realtà: facile fare tanti discorsi, quando da una parte distruggi la famiglia di origine e dall’altra perdi il posto di lavoro, solo perché vuoi fare trionfare l’amore…E pure lo spettatore, alla fine, si ritrova a fare quello che per tutto il film ha condannato, cioè questa mania meschina di giudicare gli altri, di farsi gli affari degli altri, perché cosa è che fa, se non giudicare le usanze pakistane e cattoliche come primitive e residuali dalle caverne? E dunque, non sta anche lui, ora, giudicando gli altri? Il film è rintracciabile su Amazon, non svelo come va a finire perché lo consiglio, occhio che ha pure qualche scena di sesso piuttosto realistica anzi che no. Bello, gli do un 7/8, purtroppo il giudizio negativo di FilmTv mi aveva depistato, dovevo seguire quello del grande pubblico, che l’aveva promosso. Partecipò senza fortuna a Berlino.

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