Regia di Takashi Shimizu vedi scheda film
The Grudge, inserito di diritto nella (molto di tendenza)schiera dell'horror-thriller orientale, non si discosta molto dagli altri. rispetto alla maggior parte di essi presenta qualche attenzione minore verso la fotografia, compensando con un montaggio che ha delle pause di nero, alla fine di ogni corpus di scene semanticamente raggruppate, che lo avvicinano ad un prodotto ibrido tra videoclip e prodotto seriale (Stile telefilm americano). mi spiego meglio: finisce una scena in cui si sono visti sangue e udito grida, e nel passaggio ad un'altra ambientazione (magari con altri personaggi e sicuramente con altri toni narrativi) si presenta allo spettatore un lungo frame di nero: una sorta di voltapagina virtuale. non so se si tratti di un pregio o di un difetto (potrebbe presentarsi come un adeguamento al modo di fare cinema oggi oppure come uno stravolgimento, forse eccessivo, dei canoni classici del montaggio cinematografico). fatto sta che è un particolare che colpisce. colpisce forse perché sullo svolgersi della trama e sulla regia sono poche le cose di cui discernere. a parte la questione se questo sia un horror, un thriller o una via di mezzo. personalmente non mi espongo e voto per quest'ultima ipotesi. il giudizio finale si limita ad osservare che se non fosse mai stato prodotto, di the grudge ne avrebbero sentito la mancanza davvero in pochi.
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