Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Claudia è sposa insoddisfatta di Giovanni che la crede amante di Giacomo. Aldo pensa a sua volta di amarla, anche se pare un po’ confuso. Due righe due per la tramina del nuovo film del trio comico, ancora più “essenziale” degli altri. Trenta minuti trenta per entrare nella storia (l’incontro dei tre) con una colonna sonora che martella inesorabile. Un intro con voce over della Cortellesi che nell’interpellare lo spettatore («Voi direte, che palle la voce fuori campo!») cerca di alleviare il senso di scontatezza, e non ci riesce. Intorno alle esili vicende dei protagonisti, ben poco. Qualche sketch divertente (la rissa “sotto vetro”, la ninna nanna finale), un paio di battute, una bella performance di Ottavia Piccolo e niente più. A mancare sono il film - perché i personaggi brancolano nel buio, anche la Cortellesi, tutti in cerca d’autore - e una vaga idea di “drammaturgia”. Per tre attori che arrivano dal teatro è un fatto ancora più grave. Rivendicano, Aldo Giovanni & Giacomo, un’idea di cinema leggero e artigianale. Hai detto niente. Qui manca la materia prima: una storia da raccontare. E poi, il “piccolo mondo candido” nel quale si muovono, dove tutti in fondo sono buoni e le baruffe sono amicali, più che Milano o l’Italia pare il presepe. M.G.
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