Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Alla quinta opera, Aldo, Giovanni e Giacomo sembrano bloccati. Dopo l'ambizioso quanto poco riuscito La leggenda di Al, John e Jack i tre volevano forse dimostrare di non essere così protervi come sembravano nel precedente film e probabilmente dovremo considerare questo Tu la conosci Claudia? come un ritorno alla normalità, una botta d'umiltà che i tre sono costretti a compiere per far ritornare il pubblico ad immedesimarsi nei loro piccoli personaggi normali e contemporanei. Ma il punto è che questo film, pur essendo ben fatto, pulito e garbato, non dice niente di nuovo e sembra più un'opera di transizione nel quale si sperimentano, sottotraccia, anche nuove strade: si accentua, per esempio, l'aspetto psicanalitico della vicenda, già presente nel bel Chiedimi se sono felice, a tutt'oggi la loro opera più compiuta, e il punto di vista è per la prima volta quello di una donna.
Mentre il primo punto i tre riescono ad affrontarlo con sincera partecipazione, il secondo viene il più delle volte soffocato dal punto di vista dei tre, e la donna rimane un oggetto del desiderio rappresentante l'altre metà del cielo. Alla brava Paola Cortellesi sarebbe stato meglio lasciare più spazio e libertà, "soffocando" un po' AG&G, e la vicenda, curiosa, nonostante tutto, andava trattata con più sicurezza e fermezza. Chi dà il meglio sono gli ottimi non protagonisti che concedono bei cammei: più che un'insolita Sandra Ceccarelli, alle prese con una commedia per la prima volta, che risulta un po' appannata, sono da ricordare uno scatenato Marco Messeri, camionista fan di Pupo (da vedere quando cantano tutti insieme Gelato al cioccolato) e l'eccellente prova che offre Ottavia Piccolo, come psicanlista sorprendente. Ci sono anche l'almadovariana Rossy De Palma e la fida Silvana Fallisi. Sono ruoli sfumati che salvano un'opera un po' sconclusionata. Crudele la scena della distruzione del dvd de Le onde del destino di Von Trier da parte di Giacomo. Aldo è sempre una spanna sopra i suoi compari.
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