Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Orribile, inaccettabile, un pasticcio confuso di luoghi comuni fra maldestri e incapaci pseudo-attorucoli di terza categoria, affiancati da divetti del teleschermo presi a prestito finchè il loro nome ha momentaneo risalto popolare. Questa è l'Italia del 2004, d'altronde: non tutti gli italiani saranno così, ma questa è la fotografia di un malessere complessivo, generale che attanaglia un popolo in evidente declino culturale. De Vito spaesato, fra osceni ed improponibili personaggini di scarsissimo spessore, categoria nella quale la componente femminile ha purtroppo la peggio, vedendo alternarsi sullo schermo la giovane e non ancora esattamente matura Capotondi, l'inguardabile, pietosa Ferilli e quella sottospecie subumana a sè che è la Barbera. Pensare che la gente ha fatto, fa e farà la coda al cinema per vedere prodotti di questo infimo livello fa rabbrividire, ma bisogna accettare la realtà anche per lo squallore e le bassezze che la compongono a tutti gli effetti. Sconsigliato a chi non vuole perdere due ore (due ore!) fra insulse banalità.
Tre storie sentimentali s'incrociano nel periodo natalizio: un chirurgo plastico si reinnamora della ex moglie, con cui ha un rapporto parecchio contrastato; un pilota tradisce la moglie con una giovanissima modella russa, ma si pente quando conosce il boyfriend della figlia: un suo coetaneo; una bruttona ignorante vince un concorso per appassionati di telenovelas e conosce così da vicino il suo attore preferito.
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