Regia di Claude Sautet vedi scheda film
Claude Sautet appartiene a parer mio all’olimpo di un certo cinema francese, cinema d’autore, di dialoghi intensi, di introspezione dell’animo umano. Lo colloco dalle parti di giganti come Eric Rohmer e Bertrand Tavernier. Questo film ne è una delle tante testimonianze Marie, splendida trentanovenne, è divorziata da Georges, dal quale ha avuto sedici anni prima un figlio. Da tempo, vive una relazione amorosa con Serge. Rimasta incinta, dichiara di voler abortire e mettere fine al loro rapporto. Marie ha quattro importanti amiche e colleghe di lavoro: Gabrielle, Francine, Anna ed Esther, tutte alle prese con non poche difficoltà personali. Si riuniscono abitualmente con le rispettive famiglie nella casa di campagna di Gabrielle. Il marito di quest’ultima, Jérome, viene licenziato e Marie si rivolge all’ex-marito Georges che, per la sua posizione all’interno dell’azienda, può aiutarlo. Il passato rapporto coniugale conosce una nuova fiammata, ma non dura. Jérome si suicida. Sconvolta, Gabrielle va a vivere con Marie, che decide di portare a termine la sua gravidanza. Con maestria, Claude Sautet realizza un’opera con una protagonista assoluta (Romy Schneider), ma corale. Il film racconta l’itinerario di una donna verso una sua maggiore consapevolezza interiore e una maggiore libertà. Il processo passa attraverso le sue solide relazioni umane, con amiche e colleghe, con l’ex-marito, con il figlio, con l’amante che sta liquidando. La spontaneità di tutti gli attori richiamano inevitabilmente il cinema intimista di Eric Rohmer, ma con un tono più drammatico. Potrei dire che, rispetto a Rohmer, Sautet si prende più sul serio, ma ha le carte in regola per farlo. Il realismo dei sentimenti umani che mette in scena è impressionante. Complici gli straordinari attori che concorrono alla riuscita del film. Claude Brasseur (Serge), è perfetto nel ruolo dell’amante ripudiato, cane battuto e ringhiante. Bruno Cremer appare in una parte bellissima ma insolita nella sua carriera, intimo e pieno di tenerezza nei confronti della ex-moglie. Già... la ex-moglie. Romy Schneider domina il film da par suo.
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