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Una donna semplice

Regia di Claude Sautet vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una donna semplice

di claudio1959
8 stelle

Romy Schneider in uno dei personaggi più belli della sua carriera,Marie una donna coraggiosa che può vivere insieme o stare da sola, restando sempre una Donna.

Romy Schneider, Arlette Bonnard

Una donna semplice (1978): Romy Schneider, Arlette Bonnard

locandina

Una donna semplice (1978): locandina

Romy Schneider, Eva Darlan

Una donna semplice (1978): Romy Schneider, Eva Darlan

Una donna semplice Francia-Germania Ovest 1978 la trama: Marie una quarantenne divorziata e madre di un maschio sedicenne, decide di abortire del bambino del suo amante Serge, che non ama più, perché la noia ha preso il sopravvento sul rapporto. Oltre alla storia di Marie, nel film ci sono i personaggi collaterali, collegati a lei, tante storie e vicende del male di vivere. Marie si riavvicinerà di nuovo a Georges l’ex marito, si troverà incinta di lui, ma deciderà di vivere da sola, mantenendo la sua identità di donna. La recensione: Una donna semplice di Claude Sautet grande regista essenziale ed intimista, autore di una filmografia scarna, ma tutti film belli e come amava dire lui indispensabili fu candidato al premio Oscar per “Une histoire simple”il titolo originale al miglior film straniero. Il film rimane un trattato garbato e raffinato sul coraggio di una donna matura ed altruista Marie, molto meglio degli uomini fragili che ha intorno, il mediocre Serge l’amante ed il freddo e distaccato Georges, interpretati molto bene da Claude Brasseur e Bruno Cremer. La vita ed i sentimenti si intersecano nella vita quotidiana in modo placido e realistico, sono un distillato di emozioni, con le belle scene corali griffate dalla sua mdp, attraverso gli sguardi, le voci e la consistenza delle parole nelle varie riunioni od appuntamenti dei vari personaggi. Il film è una piacevole commedia drammatica, ci scapperà anche il morto suicida, con una delle scene in esterni più toccante e riuscita del film. Romy Schneider è la malinconica divorziata Marie, protagonista assoluta con il suo ovale perfetto, i suoi sguardi d’amore e disperati, il suo essere donna a 360 gradi, non all’ombra del lenzuolo. La trama come il film è molto semplice, ma la vicenda ha la capacità di appassionare gli spettatori fino al bellissimo epilogo, con l’inquadratura finale sul bellissimo viso di Marie calmo, quieto e rilassato. Un film che si fissa nell’anima e nella psiche in modo indelebile ed emozionante, pacatamente , senza forzature od eccessi stilistici, perché Sautet ci mostra l’essenzialità della vita, con una messinscena armonica e sentimentale. Un film elegiaco, senza ripeto forzature di sorta e profondamente malinconico ma, allo stesso tempo intenso. Da spettatore, da uomo mi sento rappresentato dal cinema di Claude Sautet e mi manca molto il suo tocco aggraziato ed il suo modo gentile di riuscire attraverso i suoi film a donarci in modo sincero il suo io più segreto e nascosto e la sua bella anima voto 8 Interpreti e personaggi Romy Schneider: Marie Bruno Cremer: Georges Claude Brasseur: Serge Arlette Bonnard: Gabrielle Sophie Daumier: Esther

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