Regia di James Fargo vedi scheda film
Clint Eastwood tenta la carta della commedia con esiti un pò incerti dal punto di vista del puro intrattenimento (anche se all'epoca fece sfracelli al botteghino americano). Il personaggio di Philo (buffamente ma efficacemente traslato sul titolo italiano) è senz'altro simpatico ed accattivante, ma l'orango Clyde non gli è da meno (anche se pare che durante le riprese abbia dato non pochi problemi). Azzeccati anche i comprimari, tutti più o meno sodali di Clint, anche se fa un pò specie vedere certe grinte che nei western erano efficaci cattivi trasformarsi in buffe parodie di se stessi.
La sceneggiatura è senz'altro il punto più debole del film, che a tratti può risultare un pò noioso, specie per chi non è fan di Clint, ma nel complesso si respira un'aria divertita e rilassata, non molto lontana dai migliori episodi di Hazzard, con l'ironica rappresentazione di certa America dei locali country-western dalla mentalità provinciale ma ancora genuina e legata a valori tradizionali. Clint fa sempre il duro, non lesinando esibizioni muscolari, ma con un autoironia e una malinconia (vedere lo scontro finale con "Tank Murdock") che all'epoca non ci si sarebbe aspettati da lui. Col senno di poi si può già ravvisare quella voglia di reiventarsi e uscire dai clichè che lo porterà ai ruoli più disparati durante gli anni '90. Avvertenza: nel caso non si fosse capito, il voto che segue potrebbe non essere obiettivo..
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