Regia di Lewis Teague vedi scheda film
Un Lewis Teague, negli anni '80 regista di gioiellini fra il thriller e l'horror come "Alligator", "Cujo" e "L'occhio del gatto", irriconoscibile in questo maldestro tentativo di rifare "Shining" ambientandolo non in un albergo ma su di una nave fantasma, misteriosamente affondata nei pressi del famigerato Triangolo delle Bermude e altrettanto misteriosamente ricomparsa. Come l'Overlook Hotel, anch'essa è teatro di fenomeni enigmatici ed apparizioni inquietanti. Nel capolavoro di Kubrick era la stanza numero 237 il fulcro degli eventi più paurosi, qui è la numero 116; Jack Nicholson si aggirava minaccioso lungo i corridoi dello spaventoso albergo brandendo un'ascia, in questo TV movie un Luke Perry particolarmente inespressivo, una volta posseduto dall'entità maligna che abita la nave, tenta di contundere i suoi compagni di vacanza con una mazza da cricket; ma la differenza fondamentale fra i due film è riscontrabile nella qualità: se quello di Kubrick è memorabile, questo diretto da uno sbiadito Lewis Teague è da dimenticare in gran fretta, anche perché a nessuno degli interrogativi che gli inspiegabili accadimenti soprannaturali sollevano durante lo svolgimento della vicenda viene data una spiegazione, lasciando al povero spettatore soltanto la sensazione, a visione terminata, di una perdita di tempo.
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