Regia di Pier Giorgio Ferretti vedi scheda film
Cinque novelle boccaccesche (anche se gli spunti provengono anche dal Bandello e da Pietro l'aretino) sceneggiate da Giorgio Mariuzzo, per la regia di Biagetti/Ferretti (il primo è il nome reale, il secondo lo pseudonimo qui utilizzato), non proprio un grande artista, ma neppure un registaccio da serie Z. E in effetti, nonostante i pochissimi mezzi e la volgarità di fondo delle storielle, Decameroticus - da cui proverrà il nome dell'intero genere che in quegli anni spopolò - non è una tragedia su tutta la linea: qualcosa infatti si può salvare. Fra queste poche note di merito vanno considerati sicuramente gli apporti di caratteristi di buonissimo livello (Riccardo Garrone, Pietro Tordi, Umberto D'orsi doppiato da Ferruccio Amendola, Corrado Olmi doppiato da Pino Locchi con accento toscano, Orchidea De Santis, Pupo De Luca, Aldo Bufi Landi) e l'allegra colonna sonora di Berto Pisano, composta per lo più da didascalici stornelli. Per il resto, l'erotismo è poco più che accennato (tette spesso e volentieri, ma gli accoppiamenti, per esempio, sono stilizzati), il linguaggio è di una volgarità molto contenuta e - bè - le novelle sono leggerissime e totalmente prevedibili. 2/10.
Cinque storielle licenziose del Trecento, a base di corna. Fra queste, un medico che approfitta della paziente; uno scambio di mogli 'involontario'; un uomo che, nottetempo, fa sua la serva ignaro che si tratti in realtà della moglie.
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