Regia di Gianni Narzisi vedi scheda film
Pessimo connubio fra commedia all'italiana (la suddivisione ad episodi e le velleità di raccontare il costume, o meglio la mancanza di esso, dell'italiano medio) e filone sexy: il risultato è un filmetto tanto scollacciato e dal linguaggio talmente esplicito che la sensazione più frequente non è neppure l'ilarità, quanto l'imbarazzo. Certo non per Gloria Guida (che non recita mai più vestita che delle mutande) o Gianfranco D'Angelo (addirittura vergognoso il suo episodio, in quanto a bassezza morale), abituali frequentatori del genere più porcellone, ma dispiace davvero vedere Gino Bramieri interpretare in uno dei suoi ultimi ruoli sul grande schermo (e si intuisce facilmente perchè si ritirerà dal cinema) un vecchio satiro che parla solo di accoppiarsi con una ragazzina disinibita; allo stesso modo non meritano di trovarsi qui Vittorio Caprioli, Luciano Salce, Carlo Giuffrè, Orazio Orlando e Aldo Maccione. Di Narzisi regista (o sceneggiatore, qui ricopre entrambi i ruoli) si sa poco: e per fortuna; la superficialità delle storielle e la sconcezza in cui sono intrise rasenta davvero il nulla. Incomprensibile l'accanimento contro i tedeschi, messi in ludibrio praticamente in ogni sketch. L'episodio con protagonista Orlando, poi, prende quantomeno spunto da quello con Villaggio (Italian superman, diretto da Nanni Loy) in Quelle strane occasioni, uscito l'anno precedente. Godibili almeno le musiche di Lelio Luttazzi. 1,5/10.
Cinque episodi sulla virilità mancata. Tedesco in Italia cerca 14enne vergine da deflorare a pagamento; sarà ingannato. Chirurgo tedesco toglie trent'anni ad un industrialotto, che può finalmente consumare la sua passione per una piccola ninfomane. Ladro esce di galera e va a violentare la sua avvocatessa. Italiano in Germania, licenziato come operaio, diventa pornodivo. Coniugi italiani in Germania ricorrono allo scambio di coppia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta