Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Cinema freddo l’hanno chiamato. Ma c’hanno un ghiacciolo al posto dell’anima?
Prima performance capture del genio Zemeckis, un film di Natale dove toppano giusto un paio di melense canzoncine che avrei segato alla grande.
Per il resto il film scalda, impazza e celebra smania delirante. Impianto giostristico da farti cappottare anche a vederlo su un tre pollici da polso, figuriamoci in 3D.
Tutto innevato, ghiacciato e pattinato, con numeri da gran sballo come la cioccolata servita ai bambini in vagone o il forrestgampiano viaggio del biglietto che fuoriesce dal treno in corsa e girovaga con fantastica poesia fino a rientrarci… siamo di fronte ad un gran bel film di Natale. Ma che dico, un gran bel film e basta. Natale è una scusa. Il regalo è l’alta tecnologia ed il virtuosismo di macchina, il tepore umano di un volto cartonato che approfitta della libertà espressiva negata agli esseri viventi e la sciorina magicamente tra l’inventiva più briosa e l’elogio del dettaglio a rendere tangibile l’iperbole più azzardata, quella che mai avremmo osato/potuto immaginare prima.
Posso non credere a Babbo Natale ora?!? Non più, perché dove arriva Zemeckis tutto è possibile, vero Scrooge?!?
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