Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Non saprei…. Il viso di Lucchini “di una normalità impressionante” (cito Yume nel suo pregevole commento al film) mi è sempre rimasto indigesto: è il classico caso in cui un interprete con il quale hai poca affinità è capace di falsare il giudizio di tutto il film. Sandrine Bonnaire è anche lei un’attrice non troppo morbida, bravissima ma impermeabile. E lo stile scelto questa volta da Leconte, con una camera indugiante sugli spigoli e ballerina come fosse tenuta in mano da un regista di matrimoni dilettante alle prese con i primi tentativi handy-cammati, non mi aiuta a far amare troppo questo film, del quale trovo sia maggiormente apprezzabile la sceneggiatura, molto interessante e molto ben approfondita in tutti i suoi risvolti psicologici. Però…. bhè, se mi è consentita una battuta: Lucchini che balla sulle note di Wilson Pickett…. Sarà pure normalità, ma è davvero troppo impressionante…!!!! J
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