Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Una donna in cerca di uno psicoanalista sbaglia porta e si ritrova nell’ufficio di un consulente fiscale. Inizia a esporgli i suoi problemi personali, e lui non ha il coraggio di interromperla. Quando lei si rende conto dell’errore, la sua prima reazione è quella di andarsene indignata, ma poi ci ripensa: in fondo si era trovata bene a parlare con quell’estraneo, che le ispirava fiducia. Nella vita del fiscalista, un ometto grigio (bravissimo Luchini a smorzare la sua naturale gigioneria), entra una ventata d’aria fresca: toccante la scena in cui decide di spostare i soprammobili dalla superficie del cassettone, dove stazionavano da chissà quanto tempo, e spolverarla. La ex di lui ha già capito come andrà a finire, il marito di lei entra in scena in modo anche brutale. Poi i due si separano. L’ultima scena, a differenza del resto del film, si svolge in una luminosa giornata estiva: lui l’ha ritrovata (bastava seguire le previsioni del tempo...), lei si stende sul lettino e chiede “dove eravamo rimasti?”. Una come Sandrine Bonnaire varrebbe la pena di seguirla anche in capo al mondo, per voltare pagina e ricominciare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta