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Un amore sotto l'albero

Regia di Chazz Palminteri vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un amore sotto l'albero

di berkaal
7 stelle

Il film in oggetto non ha incontrato il favore del pubblico e tantomeno della critica, ma ritengo che alla base si presenti una questione di fondo che riguarda una buona parte delle opere cinematografiche: i film di genere. Ahimé qui stiamo parlando del peggior tipo che si possa presentare: i film natalizi, dedicati ad un solo giorno dell'anno e condannati a parlare di buoni sentimenti, come da copione. Orbene, cosa ci si dovrebbe aspettare da un film come questo? Un'opera alla Kubrick, alla Kurosawa, alla Lubitsch? Chi è lo sprovveduto che entra in un locale di flamenco a Siviglia e si lamenta e si annoia perché si aspetta di ascoltare del punk, dell'hip hop o del jazz? Chiunque sia dotato di un pizzico di intelligenza nel momento in cui si accinge alla visione di questo film sa già, più o meno, a cosa va incontro. Personalmente non amo i film horror e di conseguenza non li guardo, ma li lascio agli appassionati che li sanno analizzare e valutare mille volte meglio di me, perché il mio giudizio, tranne rari casi, sarebbe inevitabilmente una stroncatura, che sarebbe fuorviante per chi conosce ed ama il genere. Ma sembra invece che in circolazione ci siano tanti novelli Tafazzi che amano infliggersi sofferenze, e il senso della cosa in questo caso mi sfugge.

 

Passando all'opera, forse influenzato dal fatto che sia il primo film che riesco a vedere in sei mesi di digiuno forzato, mi sembra che il risultato finale sia tutt'altro che disprezzabile, e comunque sicuramente superiore alla media del genere. Superiore nella parte tecnica innanzitutto, fotografia, montaggio e scenografia appaiono indubbiamente di buon livello, per non parlare del cast, che può vantare una pletora di ottimi interpreti che forniscono interpretazioni non sempre sfavillanti ma complessivamente oneste e apprezzabili. Si può opinare sulla regia, ma è doveroso considerare che Chaz Palminteri è un newbie, col quale è opportuno usare un po' di indulgenza. Il soggetto è discutibile, ma comunque in tema, discutibili gli snodi narrativi, che sono purtroppo telefonati, ci sono poi soluzioni che lasciano perplessi, come l'intervento degli elementi soprannaturali, ma, hey, siamo a Natale, se non se ne approfitta qui, quando mai? Le situazioni alla fine vengono risolte, ma faccio notare ai fustigatori degli happy ending che in fin dei conti ci scappa un morto e un altro personaggio ha i piedi sull'orlo della fossa, non è questo sufficiente per sfamare il loro appetito sanguinario? Inoltre è opportuno evidenziare che il mood generale della pellicola è malinconico, e non buonista-trionfalistico-festaiolo come nella maggior parte delle altre in tema. Ovviamente ci sono melensaggini, anche se non così marcate, una certa prevedibilità, e la ricerca della lacrima, ma non ho mai percepito puzza di cattivo gusto.

 

Per concludere ritengo che, all'interno del panorama dei film natalizi, l'opera in oggetto non sia da buttare, ma che tutto sommato la narrazione risulti piacevole, anche se priva di acuti ma anche però di cadute di stile.

 

Sarà colpa del periodo natalizio....

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