Regia di Enrico Pitzianti vedi scheda film
Non bastava l’isolamento strutturale, il lavoro che non c’è (e quando c’è, è di quelli brutti, in miniera). No. In Sardegna si fatica sempre più anche a pescare: non per hobby, per portare a casa quei due euro che consentirebbero di arrivare al “27”. Si fatica perché la militarizzazione della bellissima terra di Grazia Deledda ha raggiunto livelli ben oltre la guardia di un paese non in guerra. E così, in quello che potrebbe essere uno spicchio di paradiso terreste, Capo Teulada, i poligoni, i territori filospinati, le acque in mare stretto e largo, hanno via via okkupato (e qui le due “k” cossighianamente si impongono da sole) il vivere civile degli abitanti del e dei posti. Ottomila ettari espropriati (e, questa volta, il proletariato non c’entra) per manovre ed esercitazioni, alla stregua di ciò che successe, un paio di secoli fa, agli Indiani d’America. Il documento di Enrico Pitzianti, fagocitato dal militantissimo Gianluca Arcopinto, è puntuale, ritmato, rispettoso, ricco di materiali di repertorio (la “colonizzazione” ebbe inizio negli anni ‘50...) e sacrosantamente indignato.
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