Regia di Philip Kaufman vedi scheda film
Chi ha scritto questa scemenza di film ci regala (si fa per dire) la detective forse più cretina e ottusa del panorama poliziesco. Una scema che ogni volta che beve vino, crolla distrutta. Allora, capisco la prima volta, uno dice ”Cavolo, che cioca!”; già alla seconda, uno dice “Ma che cavolo ha sto vino?”, ma alla terza, un comune mortale lo fa analizzare, figurarsi la furbissima detective, che entra in un locale e con un’occhiata sa dirti i peli del culo degli avventori. Scherzo, ma mica tanto, perché a un certo punto c’è pure un esame simile, ma dai!!!
La nostra invece continua ogni sera a bere e finire in catalessi, senza il minimo sospetto su quanto accade. Una Sherlock Holmes in gonnella, insomma. Che non è neanche colpa della bella Ashley Judd, con tanto di capello corto. Non è colpa neanche di Andy Garcia (antipatico e imbolsito) e di Samuel Jackson (al minimo sindacale) se si fa dire e fare loro delle stronzate. Kaufman, il regista, non ha fatto tanti film, ma pochi così brutti. La colpa è della scrittrice Sarah Thorp, che mai scrisse in vita sua qualcosa di memorabile, purtroppo neanche ora. Sono un po’ indeciso tra il 3 e il 4.
Consola il fatto che abbia avuto un budget piuttosto considerevole ma sia stato, giustamente, un bel flop.
Firma sta cagata
Bella, ma che parte del tubo
che si fa per magnà
Ormai è quello della pubblicità anche quando recita
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta