Regia di Richard Kelly vedi scheda film
Dopo un inizio (parlo dei primi 5 minuti) sconcertante (lo ammetto: mi sembrava così pacchiano che sono scoppiata a ridere e ho preso a domandarmi "che razza di film ho scelto?", ma soprattutto "non è che quando usciamo dal cinema, i miei amiconi mi pestano per averli trascinati qui?"), Donnie Darko inizia a coinvolgere e ad intrappolare il basito spettatore nella sua vicenda e nella sua visione del mondo. Donnie Darko è indubbiamente fuori di testa, ma è quello che sembra affermare le verità più sensate. Donnie Darko è contro ogni superficiale constatazione della realtà, contro ogni visione bipolaristica dell’esistenza umana. E’ strano (sarà anche perché ha il coraggio di dire quello che pensa?), e chiede scusa per questo. Ma non dovrebbe, perché è il suo miglior pregio.
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