Regia di Eros Puglielli vedi scheda film
Un film ch sembra fatto nei primi anni '70.., con l'eccezione che il gusto non è più quello e che l'esperienza di questi anni dovrebbe aver fatto maturare le idee, di conseguenza.
Anche Argento ha fallato negli ultimi 20 anni, figuriamoci chi lo vuole imitare, su opere fatte da lui oltre 30 anni fa'..
C'era una speranza nel sapere nel cast Luigi Lo Cascio, che di solito ha un gusto suo particolarmente felice di scelta, qui evidentemente andato a vuoto.
Una trama ovvia e scontata, una cura degli attori veramente superficiale, da far sembrare i films di Bava e Fulci, dei capolavori di interpretazione.
Una musica che ricorda tutto il cinema Giallo degli anni '70.. Insomma una operazione "Nostalgia", sciocca ed insensata, con niente che risvegli una anima sensibile alla suspense.
Presentato a Venezia in una finestra collaterale...; ma non avevano qualcosa di meglio, per non illuderci su quelle che sono le sorti del cinema italiano??
Ma d'altra parte la sceneggiatura era anche di Ferrini, ex sceneggiatore di Argento e regista del meno che mediocre "Caramelle da uno sconosciuto"
Un detective indaga su una serie di omicidi legati fra loro, da una costruzione di una bambola
scopiazzata dai film di Argento
Ruolo poco definito ed incerto...che lui non riesce a far decollare
Uan bellezza mediocre, sembra la nipote della Dellera e con tutto quello che può derivare da una parentela del genere
Ci mette grinta, rabbia..ma ninete riesce a salvarlo, peccato
Puglielli non era salito "nell'alto dei cieli" con opere, però, di ricerca, qui si affida a sceneggiatori presuntuosi che lo portano a deviare in un terreno dove lui non riesce a muoversi, in più penalizzato da una forza cooproduttiva spagnola, che gli ha affibbiato un cast pauroso di mezze cartucce.
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