Regia di Pieter Jan Brugge vedi scheda film
Wayne Hayes (Redford), un uomo benestante che ha superato la sessantina, viene rapito da Arnold Mack (Dafoe) e portato su una montagna. La famiglia aspetta la richiesta di riscatto, si ritrova l'FBI in casa 24 ore al giorno, non ha segnali di vita dal congiunto. Eileen (Mirren), la moglie di Wayne, rimane composta e assennata, ma nella vicenda c'è qualcosa di strano.
Al suo primo lungometraggio, il produttore Pieter Jan Brugge vorrebbe firmare un thriller psicologico al quale, però, manca proprio la dimensione psicologica. Girato a bassissimo costo e con pochi attori e costruito su un falso montaggio parallelo (la vicenda di Wayne si svolge in un solo giorno, quella della sua famiglia in diverse settimane), ancorato a un eccesso di primi piani, il film riesce a mantenere la tensione semplicemente rimandando ad libitum il deludente finale.
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