Regia di Brad Bird vedi scheda film
Puntuale come al solito, il botteghino USA registra il consueto record di incassi dell’ultimo nato di casa Pixar. Stavolta però si segnalano alcune piccole ma significative innovazioni. Innanzi tutto la scelta del regista Brad Bird che, pur svezzato in casa Disney, in realtà si è aggregato a John Lasseter e ai suoi solo in tempi recenti arrivando dalla Warner Bros., dove nel 1999 aveva realizzato il pregevole Il gigante di ferro, rifacimento dell’omonimo musical rock di Pete Townshend scritto dal poeta Ted Hughes. Ma la novità più consistente è il sensibile mutamento del target a cui si rivolge il film, che mira ad un pubblico decisamente più adulto rispetto ai lavori precedenti dello studio. Gli incredibili infatti saccheggia un immaginario che proprio infantile non è, componendo una felice mescolanza di immagini e situazioni prestate dal fumetto (il mondo Marvel al completo), dai serial Tv (come i Thunderbirds o Lost in Space) e dal cinema (la famiglia di Spy Kids, gli scenari esotici di Jurassic Park e i robot di Il gigante di ferro), anche se il tutto viene poi ricollocato all’interno del nucleo familiare che diventa il fulcro del film. Gli incredibili sono eroi dotati di superpoteri, messi a forzato riposo dallo Stato in seguito alla pressione dell’opinione pubblica e dei media che li ritengono colpevoli di aver causato gravi incidenti. Per tutti, ma specialmente per Bob Parr e la moglie Helen, una volta noti come Mr. Incredibile e Elastigirl, inizia una vita anonima di noiose pratiche di ufficio e incombenze domestiche. La coppia ha tre figli, i grandicelli Violetta e Flash, anch’essi dotati su superpoteri e il neonato Jack-Jack. La voglia di ricominciare con la vecchia vita gioca a Bob un brutto scherzo e si trova prigioniero di un temibile nemico su un’isola misteriosa e solo l’aiuto della sua famiglia può trarlo d’impaccio. Nonostante set accurati pieni di diavolerie ipertecnologiche, la scelta vincente di Bird è stata quella di umanizzare i suoi eroi, mettendone in evidenza più che i poteri, le debolezze e le imperfezioni, rendendoli davvero simili a noi spettatori e agli antieroi descritti da Alan Moore nel suo miliare comic-book Watchmen.
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