Regia di Larry Cohen vedi scheda film
"Ave Cesare, padrino di Harlem...Il gatto con gli Artigli calibro 45!"
Frase di lancio originale del film
Reverendo Rufus/D'Urville Martin :- "Mamma! Tommy non sa che sei qui?"
Mama Gibbs/Minnie Gentry :- "Pregate per lui, Rufus ... Sei sempre stato un bravo ragazzo, pregate per lui."!
Reverendo Rufus :- "Mamma Ok, pregheremo per lui."
Tommy Gibbs/Fred Williamson:- "Si può dormire fino a mezzogiorno, e se si vuole qualcosa, basta premere un pulsante.£
Mama Gibbs : -"Me? Vivere in questo appartamento? Che mi appendessero a testa in giù fuori da quel terrazzo, alla gente ebrea non è nemmeno permesso stare qui."
Tommy Gibbs :- [al funerale di Mama] "Gli ho dato tutto quello che voleva, Rufus, ma lei ancora non ero mai felice."
Reverendo Rufus :- "Sai, sento quasi come se te potessi pregare per lei."
E' il 1953 e un giovane lustrascarpe, Tommy Gibbs (Omer Jeffrey), sta scalando i primi gradini della scala per la criminalità organizzata. Quando un gangster va da lui per avere le sue scarpe lucide, Tommy si prende il suo tempo in modo che un concorrente possa avvicinarglisi, estrarre una pistola e, mentre il ragazzo gli blocca una gamba per impedirgli di allontanarsi, sparare al gangster che rimane morto in mezzo alla strada. Più tardi, Tommy va a consegnare i soldi per la corruzione del poliziotto razzista McKinney ( Art Lund ), ma egli pensa che il ragazzo abbia rubato alcuni dei contanti e lo picchia, mandandolo in ospedale con una gamba rotta. Tommy non dimenticherà questo quando egli crescerà per diventare un uomo fatto ( Fred Williamson ) che decide di aiutare se stesso a diventare un pezzo da 90 della malavita , quando svolge un colpo per la mafia. Ma egli avrà venduto la sua anima, per l'ingresso in questo mondo pericoloso?
Nel 1973, quando "Black Caesar" venne fatto, il filone della blaxploitation era in pieno svolgimento, e questo non era certo passato inosservato da parte dello scrittore/sceneggiatore di culto, regista e produttore Larry Cohen, che ci ha quindi offerto la sua versione del classico degli anni trenta "Piccolo Cesare"(Little Caesar) con l'equivalente in nero di Edward G. Robinson (ehm, quasi), impersonato da Fred Williamson, nel ruolo del titolo. Inoltre da non poter passare certamente inosservato è stato il successo all'epoca de "Il Padrino" , così la mezz'ora d'apertura di "Black Caesar" non è dissimile da una versione low-budget di questo famosissimo kolossal gangsteristico dei settanta con tutti gli intrighi, la violenza e le pugnalate alle spalle che esso implica. Tuttavia, non raggiunge ovviamente le vette del suo influentissimo modello, in parte perché non ha gli stessi soldi da buttare in giro e in parte perché si vira fin da troppo ravvicinatamente verso ad una rielaborazione di vecchi luoghi comuni, con attori afro-americani che si stagliano nei loro rispettivi ruoli.
Pur avendo la qualità del vino vecchio versato in nuovi otri, ci sono però abbastanza -e tali- idee e trovate da far prosperare nella realizzazione, per mantenere le cose interessanti, e anche se inizialmente ci sembri che la trama debba rimanere impantanata nella corruzione finanziaria, piuttosto che sulle mitragliatrici dei cattivi malavitosi.
Tommy si riunisce ben presto attorno a sè una banda di alleati fidati, ad attirarsi non solo l'attenzione della mafia, ma come pure della polizia, - McKinney è ormai una figura potente e seppur in maniera sbagliata, vista come una figura vigorosa, ed è interessante il modo in cui i poliziotti sono ritratti soalmente come un altro gruppo concorrente contro cui Tommy deve lottare. Come tutto questo va avanti, Tommy intanto intrattiene un romanzo d'amore con Helen (Gloria Hendry) che diventa sua moglie; ma egli è così coinvolto nei suoi giochi di potere che non si accorge che per lei, i suoi modi violenti sono invece una grande delusione, che la faranno quindi allontanare involontariamente da Tommy, progressivamente verso il più tranquillo e migliore amico di Tommy, Joe (Philip Roye).
Il più grande difetto di Tommy, o giù di lì che il film vorrebbe farci credere, è che lui voglia veramente i crismi della vita da bianco ricco piuttosto che il successo di quella da nero, ma questo è difficile da accettare, in particolare con un attore con la fiducia che Williamson può portare verso il personaggio, dell'essere un nero tutto d'un pezzo. Egli non sembra infatti essere il tipo di uomo che possa mai avere dubbi circa la sua razza, e il suo carisma indicherebbe che avrebbe potuto incutere rispetto di qualsiasi colore fosse. Questo inconveniente a parte, Cohen ha incluso molte scene importanti e individuali, come quella in cui Tommy fa cadere l'orecchio di un uomo che ha appena ucciso nella pastasciutta di un boss mafioso, o la sequenza di azione formidabile e perfettamente bilanciata in cui il nostro anti-eroe cerca virilmente di evitare un tentativo di assassinio, portando ad un emozionante inseguimento macchina a mano per le strade di New York. Ancora ci sono alcuni esempi banali di narrazione a riportarlo verso un livello più basso in alcuni punti, con la madre in lacrime di Tommy che si consuma agitandosi per il figlio in un evidente tentativo di tirare le corde del cuore, quindi sono fortunati Cohen e fortunato è Williamson, a mantenersi lo slancio a vicenda. Non è ovviamente un classico come quelli che emula,"Black Caesar", ma e pieno di interesse comunque. Colonna sonora formidabile composta da un altro padrino, il padrino del soul, James Brown.
Il film fu uno dei maggiori successi della Blaxploitation, ovviamente negli Stati Uniti, e dell'intera filmografia di Williamson, per il quale questo film rappresenta uno dei ruoli più celebri e iconici della sua carriera, tanto che praticamente "back-to-back" venne realizzato un sequel dallo stesso Cohen e praticamente con il medesimo cast del primo film, "Hell Up in Harlem"(Tommy Gibbs, criminale per giustizia, all'uscita cinema italiana).
"Black Caesar, il Padrino di Harlem" è disponibile in italiano solamente in una rara vhs da nolo e stampata in poche copie dalla Domovideo, pubblicata negli ultimi anni di attività della stessa, quando venne acquisita e trasferita dall'originale Trento a Rughi, un paese vicino Lucca, dall'allora noto tele-imprenditore e faccendiere di Retemia, Giorgio Mendella, quindi ovviamente e prontamente, affondata fino al fallimento.
E' stato poi trasmesso nel 2004-2005 da MgM Channel del bouquet di Sky, nel suo raro doppiaggio italiano dell'uscita cinematografica, mentre si trova già dal 2001 in dvd R1 nella vastissima e per ogni appassionato irrinunciabile collana "Soul Cinema" della MgM Usa.
"Up and Down on New York"
Composta da Bodie Chandler & Barry De Vorzon
Interpretata da James Brown
"Mom is dead"
Composta da James Brown, Fred Wesley,
Interpretata da James Brown
"The Boss"
Composta da Charles Bobbitt, James Brown, Fred Wesley
Interpretata da James Brown
La scena in cui Tommy Gibbs viene picchiato da un gruppo di teppisti è stata originariamente tagliata dal film originale. E 'appena mostrata quando Tommy vaga per le baraccopoli e poi svanisce nella skyline della città con la scritta "22 Agosto 1972". La scena è stata restaurata per l'uscita del DVD del 2001.
Originariamente il ruolo di protagonista venne offerto a Sammy Davis, Jr., che rifiutò.
Il nome Caesar non viene mai detto nel film.
Cameo:
Andrew Duggan come ''1'uomo dal lustrascarpe.''
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