Regia di Larry Cohen vedi scheda film
Un blaxploitation che vuole essere più ricercato, un attimo più raffinato dei suoi pari, almeno di quelli che io ho finora visto. E’ piu’ attento al vissuto e alla vicenda interiore del personaggio principale, che non alla sua facciata, alla sua essenza glamour. Ma e’ esattamente questo, invece, che rende “cool” questi film, non la ricerca di profondità e acume da cinema alto, tanto più se budget, regia e sceneggiatura restano ai livelli che competono alla blaxploitation, leggasi abbastanza bassi, con il solo risultato di far capitolare queste ambizioni. Inoltre il genere funziona meglio quando la star è un poliziotto, un detective, una qualche incarnazione di tutore/tutrice della legge che toglie il marcio dalle strade, oppure quando si tratta di una persona comune che si trasforma in giustiziere e vendicatore per raddrizzare uno o più gravi torti subiti. Qui, tutto ruota attorno ad un padrino che ne fa di cotte e di crude ed è difficile in qualche modo immedesimarsi o fare il tifo. Il movente della vendetta è presente, è vero, ma le malefatte di questo Cesare Nero non sono proporzionate con quanto subito e tutto ciò confluisce nel rendere la storia poco intrigante, oltre ad essere poco credibile, forse per la mancanza di tempo (solo 87 minuti) necessaria per svilupparla.
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