Una donna orientale cantata e amata da un trovatore europeo. Un uomo sposato ossessionato dal tradimento della moglie che un giorno si concretizza rovesciando ogni previsione. Un padre e una figlia avvolti nell'ombra di un incesto...
Note
Elisabetta Sgarbi ha detto che con _Notte senza fine_ ha voluto trattare le parole come persone. Va bene. Però lo spettatore che guarda il film (ma è un film o qualcos'altro?) non può che indossare una veste che magari non è sua, quella dell'agorafobia. Quattro grandi attori in monologhi su amori morti prima di nascere, tradimenti sognati e forse non veri, passati ottenebranti per padri e figlie: _Notte senza fine_ è teatro rigorosissimo, essenziale, ombroso, dove la luce, quando c'è, è mortifera; ma le ombre schiacciano e, come in un noir, uccidono.
In concorso nella sezione lungometraggi al festival di Torino, Elisabetta Sgarbi, sorella del critico d'arte Vittorio e direttrice editoriale della Bompiani, tenta l'approccio cinematografico dopo una serie di interessanti cortometraggi e a due anni di distanza dal suo primo esperimento nel lungo Belle di notte (2001). Diciamo subito che Notte senza fine è un film complesso e di forte impatto… leggi tutto
Elisabetta Sgarbi ha detto che con Notte senza fine ha voluto trattare le parole come persone. Va bene. Però lo spettatore che guarda il film (ma è un film o qualcos’altro?) non può che indossare una veste che magari non è sua, quella dell’agorafobia. Perché le parole-persone di Notte senza fine sono tante, tantissime, e mettono paura. Non è dato sapere se uno degli intenti… leggi tutto
[Tre flussi di coscienza dettati da un letto d'ospedale.]
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January 10, 2023.
This Morning I Looked Out the Window.
Since I became a vegetable I have never been so…
Una lenta litania sussurrata in sottofondo. Teatro davanti a una camera. Il buio che inghiotte gli attori, le parole, la storia. Non c'è che dire, è un lavoro pretenzioso ed essenzialmente da ascoltare, non c'è quasi nulla da vedere. Coraggioso per quanto estremo, ma ciononostante di una noia difficilmente eguagliabile.
Un' opera teatrale trasportata al cinema con l'oscurità come scenografia e 4 grandissimi attori e attrici che da soli fanno il film, e anche se sono bravissimi , questo a mio parere non è cinema, perchè manca tutto il resto: in pratica è una telecamera puntata su dei bravi attori nell'oscurità e basta (lentezza a parte). A teatro sarebbe un successo, al cinema è fuori luogo. Voto: 5.
L’arte del palcoscenico ripresa dal cinema. Quattro soliloqui in cui la messa in scena è ricerca della scarnificazione, la parola soluzione in presa diretta dei sentimenti.
Teatro ascetico da apprezzare ad occhi chiusi, semplicemente ascoltando. Osservare significherebbe concentrarsi sull’immagine e perdere il senso della rappresentazione, perché in primo luogo essa è un flusso di…
In concorso nella sezione lungometraggi al festival di Torino, Elisabetta Sgarbi, sorella del critico d'arte Vittorio e direttrice editoriale della Bompiani, tenta l'approccio cinematografico dopo una serie di interessanti cortometraggi e a due anni di distanza dal suo primo esperimento nel lungo Belle di notte (2001). Diciamo subito che Notte senza fine è un film complesso e di forte impatto…
Elisabetta Sgarbi ha detto che con Notte senza fine ha voluto trattare le parole come persone. Va bene. Però lo spettatore che guarda il film (ma è un film o qualcos’altro?) non può che indossare una veste che magari non è sua, quella dell’agorafobia. Perché le parole-persone di Notte senza fine sono tante, tantissime, e mettono paura. Non è dato sapere se uno degli intenti…
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