Regia di Marie-Anne Chazel vedi scheda film
Trovo solo critiche negative a questo film che, personalmente, considero più che buono per svariati motivi. In primo luogo, la vicenda ha per protagonisti tre personaggi - un uomo e due donne - che si amano, si aiutano, si conoscono intimamente, pur non essendo membri di una stessa famiglia. Per funzionare, il "maschio" del terzetto non può che essere gay. Pierre Palmade lo interpreta in maniera ammirevole, senza mai cadere nel macchiettismo. I dialoghi sono spigliati, riflettono il linguaggio dei trentenni francesi di oggi (certo, il film va visto in versione originale. L'ho visto anche in italiano e comprendo le perplessità di qualcuno: certi testi rendono il doppiaggio praticamente impossibile). Il tema del cancro di cui è vittima il protagonista viene trattato in chiave di dramma/commedia e questo ha infastidito qualcuno. Io mi domando: perché Benigni e Arcand possono farlo, mentre Marie-Anne Chazel darebbe prova di cattivo gusto? Gli ambienti parigini frequentati dai trentenni possono non piacere, ma sono descritti con notevoli realismo e sensibilità. Si ride e si piange, come spesso accade di fronte a film davvero riusciti. Voto 8.
Alla fine della loro adolescenza, un ragazzo e due ragazze, amici "da sempre", si promettono di non abbandonarsi mai, soprattutto se uno di loro dovesse trovarsi in difficoltà. Si traferiscono a Parigi separatamente, ma il destino li riunisce in una difficile prova.
Bella, perché non "caciarona"
Nulla. Ho bevuto il film tutto d'un fiato.
Mostro sacro del teatro, della televisione e del cinema francese. Ha recitato per grandi registi (Téchiné, Coline Serreau, Lelouch, Claude Zidi, Cayatte, ecc.). Vista in Italia in "Tre uomini e una culla".
Il suo ruolo di trentenne bulimica e vittima di un compagno scemo e maschilista lascia il segno.
Non male, ma un po' schiacciata dalla bravura dei suoi due partners.
Autore e attore teatrale, formidabile interprete di "one-man-show" e di duetti esilaranti con Michèle Laroque, qui si rivela anche come attore di cinema a tutto tondo.
Senza infamia e senza lode. Il film poggia soprattutto sulla sceneggiatura, i dialoghi e l'interpretazione.
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