Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Thriller di alta qualità e di potente impatto psicologico che al di là di quanto possa o non possa essere di facile soluzione, offre allo spettatore uno "spettacolo" visionario davvero assai godibile, avvincente ed ipnotizzante. Il soggetto principale in realtà è il trauma, uno shock orribile che ha causato la perdita della sobrietà mentale a Trevor Reznik, un comune operaio di fabbrica che da allora non trova più pace e non riesce più a dormire. I suoi brutti ricordi lo perseguitano e si manifestano spesso intorno a lui sotto svariate forme ed aspetti... la tensione c'è e si sente, il ritmo è strategicamente discontinuo poichè alterna sequenze inquietanti con altre più tranquille e l'evoluzione degli eventi man mano che progredisce, schiarisce del tutto le idee sia al protagonista che allo spettatore.
Christian Bale ci regala una prova certamente unica e perfetta (è noto che sia dimagrito di quasi 30 chili per riuscire ad entrare completamente nella parte, il che è un po' folle, ma davvero ammirevole per un attore), sa immedesimarsi nel suo ruolo con una disinvoltura tale da sembrare del tutto realistico. Distrutto nel fisico e nell'anima dai suoi sensi di colpa per un crimine commesso involontariamente, suscita sensazioni di pena e sconforto in un pubblico che non può che augurargli la totale liberazione dal tormento interiore che l'affligge - e nel quale non è affatto difficile immedesimarsi. Dunque la lugubre e misteriosa atmosfera sempre in bilico tra onirismo e realtà che si respira, è assai riuscita ed efficace. Ricuce intrecci interessanti, semina indizi vari qua e là e ci regala delle sequenze sottilmente impressionanti, come quella del tunnel dell'orrore in cui il bambino epilettico è il simbolo più rilevante della delirante condizione psicologica di Trevor... la sua emotività aveva logorato gran parte della sua lucidità mentale purtroppo, ma che sollievo quando i ricordi riaffiorano nella sua testa concedendogli finalmente l'opportunità di tornare in sè, affrontare la realtà e riuscire a riposare dopo tanto tempo... un film assolutamente da vedere ed imperdibile per gli amanti del genere. Il regista ha fatto un ottimo lavoro, anche se non è tutta farina del suo sacco. S'intuisce subito infatti a quali maestri possa essersi ispirato: Hitchcock, Polanski, Lynch, Cronenberg...
Ha stoffa.
Buona prova, convincente.
Prova eccezionale sotto tutti i punti di vista. Meraviglia solo che non gli abbiano dato l'oscar per la parte perchè l'avrebbe meritato ampiamente.
Brava.
Bravo.
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