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Immortal - Ad vitam

Regia di Enki Bilal vedi scheda film

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La recensione su Immortal - Ad vitam

di BLUKLEIN
4 stelle

Difficile essere più ingenui di così e allo stesso tempo presuntuosi in maniera irritante.
A ventitre anni da B RUNNER, altrettanti da RANXEROX, venti da BRAZIL, un altro tot dalla nascita della letteratura cyberpunk, ecco un fumettaccio "cyber-funk".
IL QUINTO ELEMENTO centrifugato insieme a P.K.Dick ( che, frullato, finisce col vomitare addosso a Bilal ) e a tutto quello che vogliamo metterci dentro.
Impossibile credere che la CG non sia in grado di uscire dalle sabbie mobili di un immaginario stantio, riciclato all' infinito, loopato da menti fiacche e pre-morte.

Sulla trama

What? Un gatto in overdose col gomitolo di lana fa meno casino di chi ha scritto sta roba.

Sulla colonna sonora

Zuppa elettroacustica arabofrancese indigesta: due dita in gola, e via.

Cosa cambierei

Divinità egizie + computer cyberpunk graphic + "plot".

Su Jean-Louis Trintignant

Intanto non è accreditato, poi particina minima, in più è irriconoscibile...... Tanto vale ignorarlo, no? Messo dentro per attirare pubblico, come La Rampling, che non "fitta" molto in un film con pretese di realtà "futuribili".

Su Thomas M. Pollard

Beh, difficile giudicare la recitazione tricipitale o addominale.

Su Charlotte Rampling

Si diceva: gettone di presenza super-retribuito? Vacanza mentale? Divertissment? Non c' entra nulla con l' "Affaire Immortal". Cosa avrebbe dovuto dare, lei, a questo film? I mezzi toni recitativi ? Lo sguardo penetrante ? Meglio lasciarla a casa ed evitare di calarle sulla testa la terribile parrucca di ardesia (...) che trascina per tutto il film. Appesantita e stanca.

Su Thomas Kretschmann

Liam Neeson senza particolari qualità.

Su Linda Hardy

Rivelazione. Appeal che regge alla prova del nudo, cioè senza ammennicoli post-bladerunneriani. Testa e sguardo sghembi, picasso nel futuro, un ché di maghrebino: il mix fa effetto. Interessante, sensuale, ipnotica, va seguita nel film ( unica traccia importante ) e da qui in avanti.

Su Enki Bilal

Meglio i fumetti e la tranquillità semi-statica dei colori e delle forme in bidimensione, piuttosto che filmare mondi improbabili e storie tutte cut-up e disordine narrativo. Pretenzioso come solo i francesi possono essere. Anche se solo di prima o seconda generazione di immigrati.

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